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Pisamo cambia pelle. La promessa di Conti: "A gennaio si parte. Profilo internazionale"

Il sindaco illustra le modifiche della società fra turismo e grandi eventi "Altro che colpo di mano, era un patto con gli elettori scritto nero su bianco. Così rilanciamo la città e supportiamo il territorio. Cambiamento epocale".

Il sindaco illustra le modifiche della società fra turismo e grandi eventi "Altro che colpo di mano, era un patto con gli elettori scritto nero su bianco. Così rilanciamo la città e supportiamo il territorio. Cambiamento epocale".

Il sindaco illustra le modifiche della società fra turismo e grandi eventi "Altro che colpo di mano, era un patto con gli elettori scritto nero su bianco. Così rilanciamo la città e supportiamo il territorio. Cambiamento epocale".

di Gabriele Masiero

"Dal primo gennaio la nuova società degli eventi, che stiamo costruendo dentro Pisamo, con la modifica dello Statuto e l’allargamento dell’oggetto sociale, sarà ufficialmente operativa". Lo annuncia il sindaco Michele Conti in un colloquio con La Nazione, indicando anche le prossime tappe procedurali: "Dopo l’avvio dell’iter nella commissione consiliare dalla prossima settimana, la delibera approderà il 25 novembre in consiglio comunale per l’approvazione definitiva prima del Documento unico di programmazione".

Le opposizioni sono sulle barricate e parlano di colpo di mano.

"Sono francamente rimasto stupito da certi toni. Che questo fosse un nostro obiettivo lo abbiamo messo nero su bianco nel programma di mandato. Era uno dei sei pilastri intorno ai quali abbiamo chiesto e ottenuto la fiducia degli elettori. Quindi non c’è alcun colpo di mano, ma la conferma di portare a termine quanto abbiamo promesso ai pisani con i tempi necessari della pubblica amministrazione e con assoluta trasparenza".

Come funzionerà la nuova società?

"Con una chiara impronta manageriale e con il compito soprattutto di supportare e rilanciare il turismo, anche in un ottica sovracomunale visto che Pisa è capofila dell’ambito turistico. L’obiettivo è guardare sempre di più e in modo efficace al mercato internazionale, alla realizzazione di eventi che abbiano sempre maggiore appeal oltre i nostri confini e di fare sistema con tutte le realtà pisane".

Cominciando da dove?

"Ad esempio da un investimento sul capodanno pisano, il 25 marzo, che può diventare un prodotto interessante anche per i turisti stranieri. Ma anche la rassegna estiva di Marenia. Per farlo servono tempistiche certe e capacità di programmare in anticipo gli eventi per tutto l’anno. Da subito dovremmo essere capaci di pianificare azioni che guardino già al 2027 e agli anni successivi. E per farlo ci affideremo a una persona che abbia questo tipo di professionalità".

Oltre all’identikit, ci sono già dei nomi?

"No, perché stiamo ancora costruendo il ‘vestito’ che rappresenterà la nuova Pisamo, poi penseremo a chi dovrà indossarlo. Sicuramente la nuova governance costituita da un consiglio di amministrazione sarà operativa non prima di maggio. Fino ad allora la società sarà guidata dall’amministratore unico, Andrea Bottone".

La nuova società avrà però bisogno di personale. E la relazione tecnica istruttoria già depositata parla di circa tre persone. Arriverà dal Comune?

"Assolutamente no. Sarà Pisamo ad assumere queste persone e la pianta organica comunale resterà inalterata. Dico di più: con la nuova società allevieremo le incombenze degli uffici che potranno cooperare con Pisamo nella realizzazione di eventi culturali e sportivi. Aumenterà quindi l’efficienza dell’amministrazione".

Pisamo, pur se di netta minoranza, ha anche altri due comuni soci: Calci e Vecchiano. Hanno condiviso il percorso?

"Le modifiche statutarie dovranno passare il vaglio anche di quei consigli comunali, ma con le due amministrazioni ci siamo già confrontati a lungo condividendo questo percorso anche con loro".

Il Piano economico finanziario stabilisce investimenti per oltre 1,5 milioni di euro l’anno per il prossimo decennio.

"Intanto preciso che la relazione tecnica istruttoria ha scattato una fotografia della situazione esistente partendo da costi e ricavi di Pisamo, ma è chiaro che quelle risorse possono essere implementate anche tramite la ricerca di sponsorizzazioni o altre partnership per sostenere singoli progetti. Insomma, per Pisa è un cambiamento epocale".

Perché?

"Perché finalmente puntiamo a rendere la nostra città, ma, lo ripeto, anche il territorio circostante, un luogo appetibile per eventi di richiamo internazionale. Penso alla Certosa di Calci, o al definitivo rilancio del nostro litorale e a tutto l’ambito pisano. Mettiamo in campo uno strumento efficiente capace di collocare una destinazione turistica come la nostra al centro di flussi commerciali importanti che riguardino i grandi concerti, la valorizzazione delle manifestazioni storiche e perfino lo sport. Penso alla regata delle repubbliche marinare, e a tutto quello che le sta intorno, ma anche alla tappa del Giro d’Italia che arriverà a Pisa a maggio".