
Il Pisamover (Foto Valtriani)
Pisa, 30 gennaio 2021 - Il Pisamover è un bagno di sangue. I conti della metropolitana di superficie, e dei suoi due parcheggi scambiatori quasi sempre deserti da anni, nel 2020 segnano un profondo rosso da far tremare i polsi con perdite di circa 4,6 milioni di euro, ma anche le prospettive per l’anno in corso sono tragiche con perdite stimate intorno ai 3 milioni di euro.
E il riequilibrio di bilancio, per contratto, lo pagheranno (in gran parte) i pisani. E’ il sindaco Michele Conti a fare il punto della situazione ricordando che "le responsabilità di un’infrastruttura che, almeno finora, è risultata essere un salasso per la collettività sono tutte in capo al centrosinistra".
La Pisamover Spa, società concessionaria del servizio per 36 anni, spiega, "non ha ancora chiuso il bilancio relativo al 2020, ma stima una perdita a fine esercizio dell’82% dei passeggeri e di circa 4,6 milioni di euro di ricavi rispetto alle previsioni pre-Covid". Una situazione, aggiunge il primo cittadino, "che sarà molto complessa anche per tutto il 2021 con una perdita prevista di 3 milioni di euro nel solo primo semestre: la convenzione che regola il rapporto con il concessionario prevede, in caso di eventi di forza maggiore, che il ripianamento delle perdite impatti per il 50% sul privato e per il 50% sul Comune e stiamo lavorando per definire un nuovo riequilibrio del piano economico finanziario dell’opera".
Per farlo l’amministrazione si è affidata a una consulente, Veronica Vecchi, docente dell’Università Bocconi, ha sottolineato Conti, "che si è occupata più volte di governance e investimenti pubblici: abbiamo chiesto a lei di definire la procedura e provare a trovare una via d’uscita a questa situazione che rischia di pesare fortemente sul nostro bilancio comunale".
Anche in passato la Giunta di centrodestra aveva provato, osserva Conti, "a mettere una toppa" su una situazione finanziaria che fa acqua da tutte le parti: "Pochi mesi dopo il mio insediamento – ricorda il sindaco - abbiamo dovuto adottare un nuovo Pef (con il raddoppio del prezzo del biglietto, ndr) per cercare di risolvere una serie di problematiche emerse fin dall’entrata in funzione dell’infrastruttura: la prospettiva era quella di poter arrivare nel giro di alcuni esercizi al pareggio di bilancio e avremmo centrato l’obiettivo se non fosse arrivato il Covid".
Ora c’è da inventarsi qualcos’altro: "In ogni buona organizzazione – conclude il sindaco - vige una regola: ognuno viene premiato o sanzionato solo sulla base dei risultati del lavoro di sua competenza. In questo modo si evita che le persone lavorino con superficialità, sapendo che tanto gli eventuali errori non verranno attribuiti direttamente a loro, ma verranno pagati da altri. Purtroppo questa regola non è stata seguita quando si sono decisi i rapporti tra Comune e Pisamover e così il Comune è stato vincolato a ripianare una buona parte delle eventuali perdite della struttura. La nostra sfida è quella di non far diventare il Pisamover un peso che grava sul futuro della città e auspico che da questa vicenda se ne tragga un insegnamento valido per tutte le amministrazioni cittadine, da oggi al futuro, ovvero che un governo oculato della cosa pubblica non ammetta mai la scommessa, perché nel caso che la scommessa venga persa a farne le spese sono i cittadini".
Gab. Mas.