PISA
Argomento controverso quello del gioco d’azzardo, le scommesse sul calcio nello specifico sono diventate argomento di rilevanza nazionale a seguito delle vicende che hanno coinvolto gli azzurri Niccolò Fagioli e Sandro Tonali, ma che purtroppo riguardano l’intera cittadinanza. Sono cifre importanti infatti quelle che riguardano i soldi spesi in Toscana nel 2023 per il gioco d’azzardo, ben 8 miliardi fra on line e on site che tuttavia, fortunatamente o sfortunatamente collocano la Toscana “solo” al sesto posto della classifica delle regioni in cui si gioca di più. I dati che riguardano questo tema sono stati raccolti dall’Epid, il Laboratorio di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell’Istituto di Fisiologia clinica del Cnr di Pisa (insieme a Scuola Sant’Anna e Anci Toscana), diretto da Sabrina Molinaro.
Osservando i dati si può notare che la situazione di Pisa sia fra le meno negative in Toscana, è corretto?
"Si, possiamo affermare che soprattutto per quanto riguarda il gioco on site la situazione a Pisa non è critica, tuttavia rimane un’area in cui tradizionalmente si gioca abbastanza, inoltre è allarmante il costante aumento dei giocatori fra i giovani e giovanissimi".
Questo aumento potrebbe esser dovuto a qualche malessere o disagio fra i giovanissimi?
"Sicuramente nei casi più critici alla base della dipendenza ci può essere un una qualche forma di malessere, tuttavia soprattutto fra i giovani stiamo riscontrando come il gioca d’azzardo si muova a braccetto con il gaming, spesso e volentieri infatti i ragazzi non sono in grado separare le due realtà. Questo aspetto è evidente in quanto emerge una netta differenziazione fra i ”giochi” scelti dai più grandi fra i quali è ancora molto in auge la classica slot machine e i più giovani, soprattutto di sesso maschile, che invece preferiscono le scommesse sportive e i giochi di abilità, di recente abbiamo notato come fra i più scelti vi sia il “trading sportivo” che consiste in uno scambio di quote sportive".
Che consigli darebbe alle famiglie per affrontare questa problematica emergente?
"Innanzitutto ci tengo a sottolineare come l’Azienda Usl Toscana Nord-Ovest, con il sostegno del Governo e della Regione, ha messo in atto un bellissimo progetto adatto a tutte le fasce di età chiamato “Slow Games” per educare ad una cultura del gioco sano e prevenire la nascita di patologie legate al gioco d’azzardo, questa iniziativa è stata un vero e prorpio successo in quanto nonostante sia aumentato il numero degli scommettitori non è aumentato quello dei giocatori patologici. Ma alla fine la cosa più importante è fornire ai giovani delle alternative stimolanti, così da staccarli dagli schermi e tirarli fuori dalle loro camere in quanto troppo spesso l’isolamento sta alla base di questo tipo di patologie".
Nonostante la situazione a Pisa non sia critica nel 2023 sui canali telematici sono stati spesi ben 73.237.246,12 euro per i giochi di abilità che vanno per la maggiore. Cifra nettamente inferiore invece per quanto riguarda il gioco del Lotto per cui sono stati spesi 5.960.783,50 euro come viene riportato dal Portale della Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Greta Ercolano