Tutti d’accordo per ripiantare i platani sul Lungarno Buozzi. Tutti d’accordo meno uno: il Genio civile di Livorno. Non bastavano le oltre 400 firme raccolte da un comitato spontaneo di residenti del Lungarno, ora anche il sindaco Michele Conti e la sovrintendenza si schierano per rimettere i platani (nuovi e resistenti al cancro rosa) esattamente lì dove stavano dai primi del ‘900. Ma c’è un grosso problema. In un incontro a tre (Comune sovrintendenza e Genio) ciò che è emerso è che i platani non possano essere ripiantati sull’argine dove erano, a causa di un regio decreto del 1904 su cui il Genio civile non arretra. Tira di qua e tira di là alla fine esce un compromesso e cioè che i platani potrebbero essere ripiantati sul marciapiede. Ma sul marciapiede ci passano non solo i pedoni ma anche i ciclisti visto che c’è una ciclabile. Italia Nostra manda alla redazione una foto (nella pagina al centro) dei primi del Novencento a testimonianza che "quel filare di platani sul lungarno c’era già e quindi ha un valore storico e paesaggistico da tutelare e valorizzare". Il sindaco Conti non molla e cioè i platani dovrebbero essere ripiantati lì dove sono sempre stati.
Questo il report inviato da alcuni residenti sull’incontro con il sindaco: "Il Genio civile è risultato inamovibile sulla necessità di eradicare tutti i platani dalla golena dell’Arno, dal momento che si trovano aldilà del piede dell’argine che per il Genio è il muretto di mattoni e cemento che delimita il viale. Il sindaco ed il sovraintendente hanno mantenuto la posizione di salvaguardare la presenza storica dei platani su Lungarno Buozzi. La conclusione è che il Genio ha acconsentito a ridurre le distanze dai 4 metri previsti dal Decreto regio del 1904 a 2 metri per cui le piante potranno essere disposte sul marciapiede a ridosso del muretto. In questo caso il sindaco potrebbe a settembre iniziare a mettere a dimora i nuovi platani resistenti al fungo ascomicete. Abbiamo chiesto al sindaco qualche giorno per verificare la volontà delle persone, circa 400, che hanno firmato la petizione. Il sindaco vorrebbe concretizzare in un’apposita conferenza dei servizi, Comune, Sovraintendenza e Genio". Insomma, chi la spunterà? Il regio decreto decisamente vetusto, o la volontà dei residenti e dell’amministrazione?
Carlo Venturini