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Plusvalenze, il Pisa conta nell’archiviazione

Concluse le indagini: nerazzurri sotto la lente di ingrandimento per i trasferimenti (con la Juve) di Gori e Loria

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Il ‘caso plusvalenze’ torna a scuotere il calcio italiano, a pochi mesi dall’inizio delle indagini da parte della Procura Generale che ha analizzato alcuni trasferimenti sospetti di società di Serie A, B e C, tra cui anche due movimenti del Pisa Sporting Club, ovvero lo scambio oneroso con la Juventus dei portieri Stefano Gori e Leonardo Loria. Ben 11 club, tra cui quello nerazzurro, hanno ricevuto una notifica da parte della Procura Federale. Come si è arrivati a questo? Quali sono gli ultimi sviluppi? E cosa rischierebbe il Pisa?

L’inizio delle indagini

Facciamo un passo indietro al maggio scorso quando la Covisoc lanciò l’allarme sui bilanci di alcune società del campionato, con una relazione sul tavolo della Procura federale delle plusvalenze delle ultime 3 stagioni sportive, che nel frattempo si era mossa con un filone di indagini. Il documento evidenziava alcune criticità suggerendo che tali affari incidessero significativamente sui conti delle squadre. Venivano presi in esame 62 trasferimenti di calciomercato, due dei quali conclusi tra il Pisa e la Juventus. Si tratta del passaggio di Leonardo Loria alla società nerazzurra per 2 milioni e 473 mila euro e del passaggio di Stefano Gori alla Juventus per 3 milioni e 200 mila euro.

Gli ultimi sviluppi

Lunedì la Procura Federale ha notificato la comunicazione di conclusione delle indagini ai club, reso noto dalla stessa Juventus, la società che ha il maggior numero di operazioni giudicate sospette o dal valore non idoneo. Le indagini sono guidate dal procuratore Figc Giuseppe Chinè e sarebbero solo un primo filone di altri che ne seguiranno e coinvolgeranno più operazioni. Al momento le società coinvolte sono Juventus, Napoli, Empoli, Sampdoria, Genoa, Pisa, Parma, Pescara, Pro Vercelli, Novara e Chievo.

Cosa rischia il pisa?

Pur non commentando ufficialmente quanto emerso, dalle stanze di via Cesare Battisti emerge che la società abbia preso atto della notifica di conclusione delle indagini e, se chiamata a difendersi lo farà attraverso le sedi competenti. La società avrà 15 giorni per accedere agli atti e impostare la propria difesa. La Procura Federale potrebbe procedere con il deferimento, ma c’è la concreta possibilità che l’indagine nei confronti del Pisa possa essere anche archiviata. L’ipotizzata violazione per le società coinvolte riguarda tre articoli del Codice di Giustizia sportiva. Il 31, relativo alle "violazioni in maniera gestionale ed economica" vedrebbe, in caso di condanna, l’applicazioni di sanzioni su licenza Uefa, ma è punibile con la sanzione dell’ammenda con diffida. Tra gli articoli c’è anche il 4, relativo alla "mancata lealtà" e in questo caso si può arrivare anche alla penalizzazione.

Michele Bufalino