Si chiama Polittico 2.0 l’opera realizzata all’interno del laboratorio "Arte e territorio" promosso dalla riabilitazione della Unità funzionale salute mentale di Pisa, esposta al Museo nazionale di San Matteo. "Un’iniziativa che, oltre a svolgere un ruolo di cerniera tra passato e presente, arte sacra e arte sociale, costituisce un esempio di dialogo tra sistema cultura e sistema sanità, motivo di orgoglio e di grande soddisfazione per i suoi autori, che vedono riconosciuto il valore di questo originale lavoro a cui hanno dedicato tempo ed energie", dice Paolo Cantoresi, coordinatore dei centri diurni e dirigente psicologo dell’Asl Toscana nord ovest. L’opera dei pazienti dei centri diurni della Unità funzionale salute mentale adulti rimane esposta Museo di San Matteo fino al 6 gennaio. "Si tratta di un’opera collettiva - aggiunge Cantoresi - che, partendo dall’analisi dei polittici medievali presenti nel museo, ha rielaborato questo genere di arte in chiave contemporanea. L’opera è realizzata con materiali poveri, in cartone, tempera e colla vinilica e arricchita da inserti di carta alluminio dorata e frammenti di giornale applicati tramite la tecnica del collage. Larga 2,2 per 1,1 metri, si compone di cinque scomparti pieghevoli in cui è raffigurata una figura: l’operaio edile, il rider, la madre tuttofare, l’infermiera e il migrante in balia del mare.
CronacaPolittico 2.0: dall’unità salute mentale al San Matteo