REDAZIONE PISA

Polizia municipale: equità nei controlli sull'occupazione del suolo pubblico a Pisa

La polizia municipale di Pisa applica equamente le sanzioni per l'occupazione del suolo pubblico, senza distinzioni tra le merci esposte.

Libri, scarpe o Torri Pendenti che cambiano colore. Il punto è proprio questo. Per la polizia municipale, che applica l’ordinanza, è tutto uguale se la merce è esposta all’esterno. Lo spiega il comandante della polizia municipale Elio Cappellini.

Comandante, c’è chi lamenta: libreria Ghibellina multata, chi vende cineserie no. "In realtà abbiamo cominciato da giungo 2024 a fare i controlli alle attività sull’occupazione del suolo pubblico e sulla vendita di souvenir: sono 100 le sanzioni elevate, e, la notizia è stata riportata più volte dalle cronache cittadine, diverse sono state chiuse anche per 5 giorni. Una verifica a tappeto indistintamente". Nessuna differenza tra la merce esposta?

"Stiamo effettuando controlli rispettando il principio di equità. Seguiamo le leggi e le ordinanze. Siamo stati in via Santa Maria, via Oberdan, piazza La Pera, piazza Vittorio Emanuele, alla Stazione, sui lungarni, in piazza della Berlina. Sono quasi sei mesi di attività quotidiane su decoro e utilizzo degli spazi cittadini".

Le sanzioni sono state due. "Sì, perché, oltre al mancato rispetto dell’ordinanza (sanzione amministrativa pecuniaria di 100 euro), non abbiamo riscontrato l’autorizzazione al suolo pubblico, risalente al 2020 (articolo 20 del codice della strada 173 euro, 121 e 10 se si paga entro 5 giorni)". ("Una dimenticanza - precisa Rimedia Deffenu della Libreria Ghibellina – Avevamo chiesto informazioni a Sepi che ci ha risposto che il tributo era dovuto, ma aspettavamo la richiesta. Nessuno contesta questa multa, infatti, ndr).

Insomma, nessun accanimento. "Ci mancherebbe, abbiamo controllato varie categorie merceologiche e per chi svolge attività imprenditoriale e utilizza il suolo cittadino. Chi non è stato sanzionato è perché ha rispettato le regole. Il nostro lavoro non è simpatico, ma lo facciamo proprio a tutela di chi rispetta le regole. Siamo un organo accertatore, non possiamo fare distinzioni. Capisco che da un certo punto di vista si possa fare distizione tra i prodotti, noi non possiamo farlo. Per noi i cittadini sono tutti uguali e hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri".

An. Cas.