Polmoniti nei bambini: "Reparto pieno di casi"

Il professor Diego Peroni, primario di Pediatria: "Responsabili germi atipici. Riscontriamo situazioni serie con tosse e febbre. Vaccini e antibiotici giusti".

Polmoniti nei bambini: "Reparto pieno di casi"

Polmoniti nei bambini: "Reparto pieno di casi"

È allarme nei reparti di pneumatologia pediatrica degli ospedali toscani. Nelle ultime settimane è stata registrata un’impennata di casi di polmoniti da micoplasma nei bambini e negli adolescenti, che può portare a complicanze gravi se non curata prontamente con i farmaci necessari. L’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze ha già lanciato l’allerta pubblicando una nota sul proprio sito internet e attivando un servizio di sorveglianza. A parlare della situazione sul territorio pisano è il professore Diego Peroni, primario del reparto di pediatria all’Ospedale Santa Chiara.

Come si sta manifestando l’emergenza delle polmoniti da micoplasma negli ospedali pisani?

"La premessa fondamentale è che le infezioni da germi atipici ci sono sempre state, ma quest’anno abbiamo registrato un accrescimento a Pisa: ci sono molti più casi, in particolar modo in questi due mesi (giugno e luglio), un dato anomalo se si pensa agli altri anni. Si manifestano clinicamente con febbre alta, tosse incessante - che sembra quasi pertosse – ed un addensamento polmonare particolare. Abbiamo casi di polmoniti rilevanti, con pazienti ricoverati e in questo momento sono situazioni abbastanza frequenti: questo ci mette un po’ a disagio, non riusciamo bene a spiegarcelo".

Quando preoccuparsi?

"Quando la febbre non passa e la tosse dura tanto e non rispondono agli antibiotici convenzionali".

Ci sono dei pazienti ricoverati?

"Sì, abbiamo una percentuale di pazienti ricoverati con quadri importanti. Tutto questo deriva dal fatto che nella situazione post-Covid alcune infezioni che si erano nascoste e adesso stanno riprendendo in forte forma, come ad esempio la pertosse: abbiamo anche parecchi casi di bambini vaccinati. Dobbiamo pensarci in maniera attiva, sono situazioni che altrimenti - se non si usa l’antibiotico gusto - vanno avanti anche diverse settimane: non a caso la tosse da germi atipici è nota anche come "tosse dei 100 giorni", può avere una lunga durata".

Come si può fare prevenzione?

"Nel caso della pertosse la vaccinazione che è importantissima anche nelle donne incinte durante l’ultimo trimestre di gravidanza, così da proteggere i bambini appena nati: bisogna essere il più protettivi possibile. Per il micoplasma e la clamidia non ci sono vaccinazioni, è necessario arrivare per tempo quando iniziano i sintomi iniziano ed agire con una terapia appropriata, perché ci sono alcuni antibiotici che sono molto più efficaci di altri. La cosa che rende un po’ più difficile tutto è la stagionalità: solitamente si pensa che in estate non sia possibile che ci siano germi batterici e invece dobbiamo fare conti con malattie infettive nonostante le scuole chiuse. Abbiamo il reparto affollato di questi pazienti".

Giulia De Ieso