Centinaia di fiaccole accese in ricordo delle vittime di femminicidio. Ponsacco ha voluto organizzare una marcia sulla via principale del centro in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Tante le associazioni che hanno aderito, tanti i cittadini che hanno deciso di partecipare. In prima fila la sindaca Francesca Brogi e il parroco di Ponsacco Don Armando Zappolini. "Grazie per questa bella partecipazione – ha detto la sindaca Brogi –. Facciamo sì che questa piccola marcia sia un cammino che possa partire da Ponsacco e possa continuare giorno dopo giorno per costruire un futuro di rispetto che possa finalmente dire no alla violenza contro le donne". Dal ritrovo su corso Matteotti sotto porta pisana il corteo si è spostato in piazza San Giovanni per poi ritrovarsi in piazza Valli di fronte al palazzo comunale completamente illuminato di rosso per il 25 novembre. Il minuto di silenzio che si riserva alle vittime è stato sostituito dal rumore di fischi e di oggetti sbattuti l’uno contro l’altro. Così come richiesto da Elena Cecchettin, sorella di Giulia vittima del caso di cronaca che da giorni ha sconvolto l’Italia. Rumore per mettere fine alla violenza di genere, un modo per far sentire la propria voce e la voce di chi non c’è più.
"Accolgo l’appello a fare rumore – ha aggiunto don Armando – è il momento della rabbia perché c’è un limite oltre il quale non si può più andare. I numeri della violenza sono impressionanti. Noi come Caritas stiamo aprendo delle case per accogliere donne con bambini. La rabbia però affinché sia produttiva deve diventare impegno, un modo diverso di vedere gli altri. Perché nessuno è padrone di nessuno. L’ultimo invito è rivolto alle ragazze: non dovete diventare le assistenti sociali dei vostri compagni! Mandateli a fare … in cura!"