
La Vespa donata a Papa Francesco
Era l’estate del 2018 quando a Papa Francesco venne regalata una Vespa 50 del 1971. A portare personalmente il regalo in Vaticano fu il pontederese Giuseppe Cau, storico vespista, pilota e collaudatore scomparso lo scorso anno a 95 anni. Un regalo che stupì Bergoglio, sulla sua Vespa personalizzata anche il suo nome e lo stemma pontificio.
Nel 2019 fu invece don Angelo Cuter, sacerdote del Sacro Cuore al Villaggio Piaggio a concelebrare la Santa Massa in Santa Marta con Papa Francesco per festeggiare i 50 anni di guida della parrocchia. "Riposa in pace Papa Francesco è stato un onore poter parlarne con te, ci mancherai". È il messaggio di cordoglio di Massimo Brini, maestro presepista di Forcoli che nel 2019 ebbe l’onore di esporre la sua opera in Vaticano e di conoscere e parlare con Papa Francesco.
Il sindaco di Pontedera, Matteo Franconi, ha sottolineato ciò che di più grande il Pontefice ci ha lasciato. A dicembre 2022 una delegazione guidata da Eugenio Leone regalò un presepe a Papa Francesco per il suo compleanno. La sua risposta stupì la delegazione pontederese, scesa a Roma per il corteo delle natività donando una rappresentazione, realizzata in appena quattro giorni, dal presepista pontederese Matteo Innocenti. "Gentile Signor Eugenio, ringrazio a Lei e tutta la comunità di Pontedera per il gradito dono del Presepe in occasione del mio compleanno". Lettera firmata proprio da Bergoglio.
"Permesso, grazie, scusa. Sono le tre parole che Papa Francesco ci ha lasciato come chiavi per custodire l’amore. Parole semplici, ma rivoluzionarie, che racchiudono rispetto, gratitudine e capacità di chiedere perdono. Oggi, mentre il mondo saluta questo grande uomo di fede, vogliamo dire noi grazie a lui. Per la sua umiltà, per averci parlato con il cuore, per aver camminato con i piedi scalzi tra le fragilità dell’umanità. Per averci insegnato che la forza della Chiesa, e della vita, non è nel potere, ma nella tenerezza. Che la terra gli sia lieve. E Le sue parole continuino a guidarci, come una luce gentile, nei giorni che verranno".
Luca Bongianni