Poste, nel cuore del centro operativo. Agosto mese di corrispondenza, fino a 13mila pacchi al giorno

Una mattinata con gli operatori fra smistamento e organizzazione del lavoro che aumenta d’estate. La struttura di via Emilia è la 2 ª più grande della Toscana e riferimento per Massa, Lucca, Livorno e Pisa

Il centro di smistamento in via Emilia (Foto Enrico Mattia Del Punta)

Il centro di smistamento in via Emilia (Foto Enrico Mattia Del Punta)

Pisa, 8 luglio 2024 – In via Emilia, al civico 259, ogni notte si anima un frenetico ballo dei pacchi. Oltre 10mila colli attraversano questo snodo nevralgico il secondo più grande della Toscana dopo quello di Firenze. I pacchi sono diretti verso quasi tutta la costa toscana. È una corsa contro il tempo per assicurare che, al mattino, ogni consegna avvenga puntualmente. Si tratta del Centro Operativo di Poste Italiane, un hub dove 160 lavoratori servono le province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa.

Nel cuore del Centro Operativo. Ad accoglierci e a svelarci i segreti di questo centro è Giusto Longo, responsabile del Co di Pisa. Per la prima volta, ci guida nella pancia del sistema. "Qui transitano circa 7 mila pacchi al giorno – spiega -, con picchi che arrivano fino a 13 mila. Ad agosto ci aspettiamo un aumento del lavoro, specialmente verso località turistiche come l’isola d’Elba".

L’effetto vacanze e L’e-commerce. Secondo Longo, non sono solo gli sconti estivi delle piattaforme online a spingere questo incremento. Anche i vacanzieri, che ordinano sempre più spesso direttamente dalla spiaggia con il loro telefono, contribuiscono alla mole di lavoro. "Ci aspettiamo - continua il racconto -, grandi volumi soprattutto verso l’isola elbana. È una vera corsa contro il tempo per prendere l’ultimo traghetto da Piombino; il nostro ultimo mezzo deve partire da qui alle 4.45 del mattino".

Ogni postazione del centro corrisponde a una località, da Ponsacco a Marina di Massa. I grandi sacchi blu, dove vengono smistati pacchi e lettere, sono organizzati anche per tipo di mezzo, ormai quasi tutti elettrici e sempre più attrezzati per la consegna dei pacchi. Le lettere, invece, sono in continua diminuzione. "Le cartoline sono quasi del tutto scomparse" racconta Longo, ma invece rimangono ancora "le raccomandate e le multe".

Il portalettere del XXI secolo. Il portalettere, un tempo custode di segreti e figura fissa del quartiere, si è trasformato: nelle sue mani non ci sono più lettere d’amore o cartoline dei parenti, ma l’ultimo modello di scarpe o la gelatiera auto-refrigerante. "Il nostro lavoro è cambiato – è la riflessione che fa il responsabile del centro operativo pisano -, ma l’impegno per garantire un servizio puntuale e preciso rimane lo stesso".