REDAZIONE PISA

"Potature selvagge". Esposto ai carabinieri

Il Comitato Difesa alberi Pisa denuncia potature selvagge a San Cataldo, violando normative del Comune e del Ministero dell’ambiente. Preoccupazione per migliaia di capitozzature imminenti e critiche alla vecchia tecnica di asfaltatura di via Ugo Rindi.

Sotto accusa le potature ‘radicali’

Sotto accusa le potature ‘radicali’

È tornata la stagione delle potature "ma sono selvagge". Ed è stato depositato presso i carabinieri di via Guido da Pisa, un esposto fatto dal Comitato Difesa alberi Pisa a firma di Antonio Mori. Le capitozzature secondo il Comitato dovrebbero essere vietate sulla base di due dispositivi normativi: il regolamento del verde del Comune datato 2008, e il decreto del Ministero dell’ambiente del 2020. La zona interessata dalla pratica di potatura chiamata capitozzatura, è quella di San Cataldo. "Hanno capitozzato quattro eucalipti, tre aceri, ed un alloro anche se questo può subire la capitozzatura", dice Mori. Che fornisce un estratto del dettato dei due testi normativi dove si legge: "le capitozzature (taglio e asportazione della chioma verde) devono essere espressamente autorizzate", ma tale pratica è vietata dal "decreto 10/03/2020 Ministero dell’ambiente per la gestione del verde pubblico", che cita: "…si vieta la capitozzatura, cimatura e potatura drastica degli alberi quale pratica deleteria e pericolosa soprattutto per la sicurezza pubblica e perché rovina irrimediabilmente il patrimonio arboreo". "Quindi – scrive Mori -, visto che i vigili urbani non vengono, i carabinieri forestali ancor meno, andremo noi dai carabinieri. Che valore ha questo nostro secondo esposto? Quasi niente se rimane solo, ma se ne arrivassero altri 15 qualche significato comincerebbe ad averlo". Sempre dal Comitato avvertono che "fra pochissimo partiranno migliaia di capitozzature sul territorio cittadino". C’è poi il tema della nuova asfaltatura di via Ugo Rindi: "Per quanto riguarda via Ugo Rindi, è stato fatto un lavoro molto approssimativo ovvero è stato tolto il catrame vecchio e sono stati stesi quattro cm di catrame nuovo. Ci avevano promesso dal Comune che avrebbero adottato metodi moderni per rispettare le radici delle piante che sono state tagliate, non disinfettate e ricoperte con catrame. Siamo nel 2024 e si continuano a usare tecniche vecchissime di decine di anni fa; oggi esistono quattro tecniche super collaudate per garantire asfalto liscio e salute delle piante".

Carlo Venturini