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Preghiere e riti scaramantici anti-ansia Così i maturandi affrontano la prova finale

Proseguono gli esami orali e lo stress è alle stelle. I ragazzi si affidano ad ogni mezzo per allentare la tensione. Il nostro viaggio nelle scuole: dai portafortuna al "ripassone" in un’ora. Chi accende un cero al santuario, chi scrive in riva al mare il voto desiderato

La tensione si taglia col coltello. C’è chi ha studiato fino all’ultimo momento e chi si affida alla fortuna per superare il maxi orale di maturità di quest’anno.

Un ragazzo con un libro di testo sottobraccio attende impaziente il suo turno di fronte all’ingresso dell’Itis ‘Leonardo da Vinci‘. Esce un candidato, si scambiano due battute veloci e si salutano pugno contro pugno. Così Tommaso Sandroni, classe quinta A dell’Itis, ha passato il testimone al suo compagno di classe. "È andata bene, ma ero molto in ansia. Stamani la sveglia è suonata alle sei, anche se dovevo presentarmi a scuola alle dieci. Poi durante l’esame mi sono sciolto – racconta Sandroni –. Anche se alcuni dei miei compagni mi avevano fatto il resoconto della loro prova, non sapevo comunque cosa avrei dovuto aspettarmi e per questo ho portato con me un portafortuna: due braccialetti che mi ha regalo la mia ragazza, spero che mi abbiano aiutato. Comunque, nonostante l’esito dell’esame, adesso è arrivato il momento di iniziare un nuovo percorso – afferma Sandroni – e se va tutto secondo i miei piani l’anno prossimo sarò uno studente di Infermieristica".

Anche gli alunni di altre classi dell’Itis "L.da Vinci", oltre ad aver studiato fino all’ultimo hanno fatto ricorso alla scaramanzia, come racconta la studentessa della quinta BTA Matilde Balducchi: "Prima dell’esame insieme ai miei compagni siamo andati al santuario a Vecchiano dove abbiamo fatto un picnic e abbiamo acceso un cero, spero che abbia funzionato. Oltre a questo ho studiato intensamente fino all’ultimo. Durante la prova i professori mi hanno messa a mio agio, grazie anche al bellissimo rapporto che abbiamo instaurato negli anni".

Anche Irene Mannocci e Alicia Felici, neodiplomate della classe quinta F del Liceo ‘G.Carducci’, per i 100 giorni alla maturità hanno realizzato un rito scaramantico molto diffuso: "Siamo andate a Marina per i cento giorni e abbiamo scritto il voto che desideravamo prendere sulla spiaggia e poi abbiamo atteso che il mare se lo portasse via, solo così il desiderio si avvera".

Anche Ilenia Scorcucchi, alunnna della classe quinta B dell’Istituto alberghiero ‘Matteotti‘, è andata con i compagni sul litorale: "Ho acceso un cero sulla spiaggia e ho scritto il numero 80 sulla sabbia, spero che sia servito. In ogni caso l’esame dovrebbe essere andato bene".

Nonostante i vari riti scaramantici è servito tanto impegno e studio per passare la prova, spiega Sofia Marra, studentessa della classe quinta F del Liceo ‘Carducci’: "Essere convocati il secondo giorno è sicuramente più vantaggioso, grazie anche alle notizie rassicuranti che abbiamo ricevuto dai nostri compagni. I professori sono stati empatici e ci hanno incoraggiati a dare il meglio di noi. Comunque, l’esame di maturità è solo la fine di un lungo percorso, veniamo giudicati soprattutto in base al nostro andamento scolastico. Anche l’esperienza di alternanza scuola-lavoro è un altro elemento che ha valorizzato il nostro percorso formativo, come ha evidenziato anche la presidente di Commisione. Il nostro percorso nell’ultimo anno e mezzo è stato impervio. Con la Didattica a distanza è mancata l’interazione con i professori e con i compagni. Non poterli vedere mi ha segnata tanto, anche a livello formativo. Date le circostanze è stato un esame complesso, al quale è bene presentarsi preparati. Non è assolutamente un esame semplice e noi non siamo maturandi di serie B".

Ilaria Vallerini