Il premio Forum sanità 2024 ed il "Premio speciale intelligenza artificiale" vanno ad una equipe tutta pisana che ha inventato una piattaforma dotata di intelligenza artificiale per il telemonitoraggio dello scompenso cardiaco in 66 pazienti. Il tutto fatto durante la pandemia. Ma i medici di medicina generale della Asl e della Aoup e gli informatici di Unipi cosa hanno inventato grazie ai finanziamenti di Regione Toscana? "Un software che insegna al pc il metodo di pensare, il ragionamento deduttivo del medico analizzando sia i dati clinici pregressi del paziente che quelli in corso di aggiornamento. Così facendo, il medico risparmia tempo perché gli verrà segnalato subito quel paziente che ha valori instabili": dice l’ingegner Massimiliano Donati del dipartimento di Ingegneria dell’informazione di Unipi. Annamaria Vianello del dipartimento di Medicina generale della Asl Nord-Ovest, è l’ispiratrice del progetto, e precisa: "Il sistema aiuta a prevenire le fasi acute dello scompenso cardiaco con e senza il diabete così come è stato applicato nei casi di broncopneumopatia ostruttiva. Il sistema aiuta nel monitoraggio dell’instabilità del soggetto, instabilità che può portare a fasi acute della malattia che in genere colpisce pazienti fragili anziani con più patologie". Stefano Masi internista del Centro dell’ipertensione di Unipi aggiunge: "Lo scompenso cardiaco è in forte ascesa. Questo da un lato ci dice che riusciamo ad intervenire nel curare o prevenire tutte le conseguenze acute della malattia ma al tempo stesso ci mette in guardia che saranno sempre più le persone che diventeranno fragili a causa di questa patologia che si innesta spessissimo in soggetti anziani e che hanno altre malattie in alcuni casi croniche. L’integrazione del telemonitoraggio con l’intelligenza non determina che sia il computer a decidere la cura bensì c’è sempre il medico". Luca Puccetti, presidente della Fimmg usa parole chiave come "multidisciplinarietà. "Il nostro Paese sta invecchiando; c’è bisogno di lavorare tutti assieme in maniera sinergica e multidisciplinare. Quando si lavora in questo modo, i risultati si ottengono risultati da condividere con la Regione". Maria Stella Adami, direttrice del dipartimento di medicina generale della Asl Nord-Ovest conclude: "Questo progetto testimonia la capacità della medicina generale di uscire dagli stretti ambulatori ed innestarsi sulla ricerca in questo caso dell’Ateneo". Puccetti però non lesina critiche: "C’è bisogno di investire sempre più nelle infrastrutture e nei servizi web. Abbiamo tuttora problemi, un giorno sì e uno no, con l’invio delle ricette elettroniche. Le problematiche che quotidianamente abbiamo con la Rete si ripercuotono sia sull’utenza che sui medici stessi facendo saltare anche le prenotazioni per le visite".
Carlo Venturini