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Premio letterario Pisa 2024: Carmine Abate vince per la narrativa

Cerimonia a Palazzo Gambacorti con premiati Carmine Abate, Pierluigi Lanfranchi, Valentino Rocchi e Antonio Polito.

"Premio Pisa". I riconoscimenti oggi in Comune

Il presidente del premio Giancarlo Ceccarini con l’assessore Filippo Bedini durante la presentazione in Comune

Si terrà oggi a Palazzo Gambacorti la cerimonia di premiazione del Premio letterario Pisa, giunto quest’anno alla 68esima edizione. Ad aggiudicarsi il premio Carmine Abate con "Un paese felice" per la sezione narrativa, Pierluigi Lanfranchi con "Controfigure" e Valentino Rocchi con "Ma tu l’hai letto ‘Il giovane Holden’", vincitori ex aequo per la sezione poesia, e Antonio Polito con "Il costruttore" per la saggistica.

La premiazione si svolgerà alla presenza del sindaco Michele Conti, dell’assessore alla cultura Filippo Bedini, del presidente del premio Giancarlo Ceccarini, delle tre giurie e dei vincitori dell’edizione 2024.

"Il Premio Pisa – ha detto l’assessore alla cultura Filippo Bedini -, oltre a rappresentare un importante esempio di continuità, si caratterizza per la sua capacità di coniugare una dimensione nazionale con un solido ancoraggio locale. La sezione ‘Radici del territorio’ valorizza l’appartenenza al territorio come criterio semplice ma significativo, offrendo un sostegno concreto a quegli autori che, in un settore complesso come quello editoriale, cercano di emergere con le proprie opere".

Proprio in un’ottica di promozione degli autori locali, nel corso dell’ultimo anno, il Comune ha introdotto il "Patto per la lettura", un progetto che ha coordinato editori, librerie, associazioni e università "per mettere in luce l’eccellenza culturale della nostra città".

Hanno ricevuto segnalazioni speciali Alessandro Ceccarini con "Almanacco Pucciniano. Giacomo Puccini e Pisa", Laura Fagiolini con "Passeranno i morti resteranno i sogni", Anna Maria Gennai con "Pisa. Passeggiate con curiosità matematiche e fisiche" e Brunello Passaponti con "Riordanze pisane".

Riconoscimenti anche al giornalista Valerio Cappelli, a Lorenzo Gremigni e per la carriera al maestro Alberto Veronesi.

"Un premio accessibile a un ampio pubblico - continua Bedini -, in cui trovano spazio anche tante opere di carattere divulgativo, ma non sacrifica la qualità".

Nel corso delle sue edizioni il premio è stato assegnato a figure come Alberto Moravia, Anna Maria Ortese, Vincenzo Cerami, Miriam Mafai, Oreste del Buono, Giorgio Galli, Alessandro Fo, Sebastiano Vassalli, Diego De Silva, Helena Janeczek, Ezio Mauro, Marco Revelli.