MARIO FERRARI
Cronaca

Colonizzare altri pianeti, il progetto ’Space it up’ decolla anche da Pisa. "Andare oltre la Terra"

Una partnership da 80 milioni di euro sviluppata da Asi e Mur Unipi fra i 33 enti coinvolti per il monitoraggio e l’esplorazione spaziale. La professoressa Salvetti: "Salvare il nostro globo e darci nuovi confini"

Il nostro pianeta visto da un satellite (foto d’archivio)

Il nostro pianeta visto da un satellite (foto d’archivio)

Pisa, 5 luglio 2024 – «Questo progetto ha due obiettivi: proteggere la Terra e aprire la strada alla colonizzazione umana dei pianeti". Sembra un film di fantascienza e invece è ’Space it up’, un progetto della durata di tre anni finanziato con 80 milioni di euro dall’Agenzia Spaziale Italiana e dal Ministero dell’Università e della Ricerca che punta a promuovere un futuro sostenibile per la Terra grazie alle tecnologie spaziali.

Dei 33 partner pubblici e privati che fanno parte del progetto l’Università di Pisa è in prima linea per dare il suo contributo con 4 progetti di ricerca, chiamati "spoke". Secondo la professoressa Maria Vittoria Salvetti, direttrice di Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale che coordina le attività di Unipi, si tratta di un progetto che potrebbe portare a "garantire la permanenza umana a lungo termine nello spazio extraterrestre e andare verso una società multiplanetaria". Sembra fantascienza. Può spiegare meglio?

"L’ateneo prende parte a questa ricerca che mira a realizzare una ricerca all’avanguardia per sviluppare tecnologie e conoscenza nell’ambito spaziale per sistemi satellitari e di esplorazione spaziale. Tutto ciò ha due ricadute importanti...".

Quali sono?

"La prima è migliorare la qualità della vita sulla Terra tramite un monitoraggio satellitare dell’ambiente, prevenendo e limitando le catastrofi naturali come vulcani, terremoti, inondazioni e migliorando l’approvvigionamento di fondi naturali di sostentamento come l’acqua".

E la seconda?

"Creare le basi per un’esplorazione spaziale e una permanenza dell’uomo in altri pianeti o corpi celesti. Da un lato per approvvigionamento di materie prime delle quali la Terrà avrà mancanza in futuro, come quelle per le batterie, dall’altro per ragionare dell’eventuale colonizzazione di altri pianeti".

E quali corpi celesti pensate di colonizzare?

« La Luna e Marte".

Un progetto italiano così ambizioso?

"Faccia conto che tutte le principali industrie del settore sono partner di Space it up, pronte a sviluppare tecnologie all’avanguardia da mettere in pratica nel futuro. Noi diamo la base e la conoscenza necessarie, poi toccherà alle aziende creare veicoli d’esplorazione e satelliti all’avanguardia".

E l’Università di Pisa come contribuisce a tutto questo?

"Noi mettiamo in pratica vari campi del sapere. Siamo impegnati in quattro progetti di ricerca: alcuni ‘più ingegneristici’ che mirano a creare mezzi per l’esplorazione interplanetaria oppure tecnologie robotiche da usare una volta arrivati sui pianeti o altre scienze per studiare le caratteristiche in loco come geologi o medici che studiano l’adattamento del corpo umano all’esposizione ad altri pianeti. Senza dimenticare lo sviluppo dei nuovi satelliti e nuova strumentazione all’avanguardia per il monitoraggio ambientale".

Un primo passo per i viaggi spaziali.

"Possiamo dire di sì. In un’ottica uomocentrica, è il primo passo per far sì che l’uomo possa vivere in altri pianeti. Ovviamente ancora è un sogno distante, ma iniziamo a ragionare nell’ottica di una società multiplanetaria, dove la Terra è parte di un sistema di più pianeti abitabili, cercando di migliorare la vivibilità di tutti".