Pronto soccorso assaltato: "Più posti letto nei reparti ma senza personale"

La denuncia del Nursind: "Mix tra specialistiche diverse con caos organizzativo. E al 31 agosto i contratti interinali per coprire le carenze estive scadranno" .

Pronto soccorso assaltato: "Più posti letto nei reparti ma senza personale"

Una foto scattata il 22 luglio scorso all’interno del Pronto soccorso di Pisa quando c’erano diversi pazienti in attesa

Poco personale e pochi posti letto. Un’emergenza regionale. Ma a Pisa è stata più volte denunciata dal sindacato Nursind. "Un agosto particolarmente difficile quello che si sta vivendo in molti ospedali della nostra regione. Il problema principale segnalato dal NurSind e comune a tutte le aree toscane riguarda la carenza di personale, che finisce per mettere in crisi da una parte i sanitari (ai quali vengono richiesti sempre più straordinari, rientri al lavoro durante i periodi liberi, spostamenti improvvisi da un reparto all’altro) e dall’altro la qualità dell’assistenza erogata alla cittadinanza". "In questo quadro tutt’altro che consolante - spiega il segretario regionale del NurSind Giampaolo Giannoni - la grande assente è la Regione, che non ha mai dato seguito alle nostre richieste sulle assunzioni, sull’adeguamento delle tariffe per le cosiddette ‘produttività aggiuntive’, sulla prescrizione infermieristica, sul 118. Silenzio su tutta la linea, con il personale infermieristico che è comprensibilmente sempre più stanco, demotivato e arrabbiato. Siamo in stato di agitazione e molto preoccupati: se le cose dovessero rimanere così il rischio è che tanti servizi dopo l’estate non possano riaprire".

Nel dettaglio la situazione pisana.

A Pisa il pronto soccorso di Cisanello "è continuamente preso d’assalto: nei giorni scorsi si sono registrati fino a sessanta pazienti in barella in attesa di ricovero e l’Azienda ha provveduto a mettere a disposizione dei posti letto in più in varie unità operative praticamente senza aggiunta di personale". Questo ha portato "a un ‘mix’ tra specialistiche diverse, con un notevole caos organizzativo per la gestione dei pazienti".

Ma c’è anche una questione contrattuale. Inoltre, segnala il sindacato, "se non interverranno novità gli interinali che sono stati assunti per cercare di far fronte alle carenze estive vedranno il loro contratto scadere il 31 agosto".