Covid, influenza, altre emergenze: 72 barelle in fila al pronto soccorso

Lunedì infernale a Cisanello, dove ieri mattina alle 10 la situazione era già esplosiva. L’Aoup ammette: "Iperafflusso di pazienti. Siamo al lavoro incessantemente da ore per mettere in campo più azioni coordinate"

Pisa, 12 dicembre 2023 – Le emergenze ereditate dal fine settimana, unite ad una recrudescenza stagionale del Covid e dell’influenza, sono la miscela esplosiva di un lunedì d’inferno al pronto soccorso dell’ospedale di Cisanello. Dove ieri mattina si è doppiato il record di accessi e di attese, con ben 72 persone ad aspettare di essere visitate, già alle 10 di mattina. Una situazione critica, per ammissione della stessa Azienda ospedaliera universitaria pisana.

"L’Aoup sta lavorando incessantemente da ore mettendo in campo più azioni coordinate – si legge in una nota – , fra cui la sospensione dell’attività chirurgica programmata non oncologica, per fronteggiare l’iperafflusso di pazienti al pronto soccorso che si è registrato anche a ridosso di quest’ultimo fine settimana, con conseguente richiesta di posti letto Covid. Questa ondata di accessi, dovuta anche alla stagionalità per i pazienti fragili più esposti alle patologie respiratorie, provoca un rallentamento nelle procedure non urgenti e nel turn over dei posto letto soprattutto a causa della necessità, tuttora obbligatoria in ospedale, di mantenere percorsi separati per i pazienti risultati positivi al Covid (che sono in aumento anche se la maggior parte di loro risultano incidentalmente positivi al tampone quando giungono al Pronto soccorso per altre patologie)". "A differenza delle altre ondate – conclude la nota dell’Aoup – , quindi, questa risalita dei ricoveri Covid non è dovuta al riacutizzarsi della gravità della patologia, che porta al ricovero, ma alla consistente diffusione del contagio per il ridotto il ricorso alla vaccinazione, non essendo più obbligatoria alcuna misura di protezione ma essendo invece sempre obbligatorio, in ospedale, mantenere i percorsi diagnostici e di ricovero dei pazienti Covid separati da quelli di tutti gli altri".

Spiegazione non convincente per il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci, componente della Commissione Sanità. Che attacca il Pd. "La situazione al pronto soccorso di Pisa oggi, se possibile, è peggiore del solito – ha scritto ieri – , con circa 70 pazienti barellati nei corridoi, alcuni dei quali da 4 -5 giorni; oltretutto senza cibo perché non è previsto il servizio mensa al pronto soccorso. Solo i parenti (chi c’è l’ha) possono portare da mangiare da fuori. Ho contattato personalmente la direttrice generale di Cisanello per segnalare la questione, la quale mi ha riferito che l’Ospedale sta esplodendo. Tutto questo è assurdo, soprattutto in un polo ospedaliero che ci costa centinaia di milioni di euro! I medici, gli infermieri e tutti gli operatori sono esasperati. Da tempo proponiamo una riforma dei Pronto Soccorso – incalza Petrucci – , che, preso atto di una situazione che ormai non può più essere definita come emergenziale, ma strutturale, preveda posti letto e servizio di mensa per quei pazienti che sono costretti a passare giorni in barella. Servono nuovi modelli organizzativi e non ci si può limitare, come fanno i politici del Pd, a chiedere solo più soldi se non si hanno le idee chiare su come spenderli".