
Intervento chirurgico
Pisa, 22 giugno 2023 – Il professor Stefano Giannotti, molto conosciuto nella nostra città dove risiede, ortopedico della scuola pisana che fu del professor Niccolino Marchetti quando la clinica era in via Risorgimento, ha effettuato per la prima volta in Toscana un intervento di protesi al ginocchio con l’ausilio della cosiddetta "realtà aumentata" ovvero con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
L’intervento è avvenuto all’ospedale Santa Maria alle Scotte a Siena dove il professor Giannotti, dopo quasi vent’anni con il professor Guido Guido alla clinica ortopedica di Pisa, è dal 2016 direttore della clinica ortopedica universitaria e della scuola di specializzazione di ortopedia e traumatologia della città del palio.
Questo innovativo intervento chirurgico di protesi al ginocchio con l’ausilio della "realtà aumentata" è una procedura chirurgica che ha un’efficacia maggiore nell’impianto di protesi articolari rispetto alle procedure tradizionali. Nell’intervento il chirurgo ortopedico indossa occhiali speciali – gli "smart glass" – che lo aiutano nel corretto posizionamento delle componenti protesiche.
Professore, può spiegarci meglio cosa significa realtà aumentata?
"La realtà aumentata è un sistema digitale in grado di potenziare la percezione della realtà, permettendo al chirurgo di utilizzare un sistema di visione della realtà che si sovrappone all’occhio umano. Il sistema di navigazione con la realtà aumentata assiste pertanto il chirurgo durante le fasi delle osteotomie ossee per rispettare un eventuale planning pre operatorio e per personalizzare l’impianto per quel determinato paziente".
Perché il chirurgo indossa occhiali speciali?
"Il chirurgo indossa quelli che sono chiamati smart glass perché consentono a livello intra operatorio di visualizzare tutte le informazioni anatomiche relative alla morfologia del ginocchio, realizzando così un impianto con il miglior allineamento possibile attraverso le componenti protesiche. Segnalo che il paziente sottoposto a questo tipo di intervento ha avuto un normale decorso post operatorio ed è stato dimesso".
Quanto è invasiva la nuova procedura operatoria?
"Il sistema utilizzato è una procedura mini invasiva poiché permette un risparmio considerevole in termini di perdite ematiche e ha dei grossi vantaggi rispetto ad altre procedure tecnologiche, come la chirurgia robotica, perché non prevede l’applicazione di markers sul paziente con tutte le loro possibili complicanze. Altri vantaggi sono rappresentati dal fatto che non è necessaria una tac del ginocchio pre operatorio e che gli spazi in sala operatoria sono ridotti rispetto alle strumentazioni robotiche, con costi decisamente minori".
Renzo Castelli