Cascina (Pisa), 23 agosto 2018 - Tubi fatiscenti che scaricano liquidi nauseabondi direttamente sui letti degli ospiti, con lenzuola non cambiate da mesi, odori insopportabili un po' ovunque e anche topi morti. È quanto sarebbe emerso, secondo quanto si apprende, nel sopralluogo effettuato stamani da vigili del fuoco e ispettori dell'Asl nel centro di accoglienza per migranti a La Tinaia, nel comune di Cascina.
L'ispezione è stata disposta dalla prefettura dopo la protesta dei richiedenti asilo che stamani si sono barricati nel centro lasciando fuori gli operatori. L'iniziativa è stata messa in pratica, hanno spiegato gli stranieri, proprio per denunciare «le pessime condizioni igienico-sanitarie» dell'immobile che ospita 40 persone.
La situazione di degrado è stata più volta denunciata in passato anche dal sindaco leghista di Cascina, Susanna Ceccardi, che ne ha ripetutamente chiesto la chiusura. Dopo la protesta si è svolto un vertice in prefettura, al quale ha partecipato anche il gestore del centro d'accoglienza individuato attraverso i bandi della prefettura stessa, per valutare l'esito dell'ispezione. Una relazione dettagliata è attesa per domani ma la situazione di grave sporcizia e degrado sarebbe documentata da numerose fotografie scattate durante il sopralluogo.
"Per stare così, potevano restare in Africa. Denuncio questa situazione da due anni, abbiamo fatto ordinanze igienico sanitarie denunciando l'inidoneità della struttura. Ora non si può più sopportare oltre: la Tinaia deve chiudere! E chi ha guadagnato milioni di euro alle spalle dello Stato approfittando del sistema di accoglienza, deve pagare". Lo afferma sulla sua pagina facebook il sindaco Ceccardi, che posta anche alcune foto, dopo il sopralluogo effettuato stamani al centro di accoglienza La Tinaia.
Il sindaco, accorso insieme ai vigili urbani, l'ufficio ambiente, i vigili del fuoco, i tecnici dell'Asl e i carabinieri, conferma che "le condizioni all'interno della struttura sono spaventose" e scrive le criticità trovate: "Topi morti nelle trappole della cucina, topi vivi visti scappare tra un mobile e l'altro, bagni rotti, fogne rotte che colano proprio sopra i letti dei migranti, coperte e lenzuola che non vengono cambiate da mesi, disordine e sporcizia ovunque".