
L’uomo, nella sua lunga storia iniziata con l’Homo habilis ed erectus, ha sempre compiuto migrazioni, cioè si è spostato dai luoghi di origine verso nuovi territori. Le migrazioni hanno prodotto effetti variando la genetica fino a portare alla formazione di un’unica specie umana su tutto il pianeta. Possiamo quindi affermare che sono state le grandi migrazioni dell’antichità ad omogeneizzare la nostra specie. Lo spostamento di gruppi ha segnato la storia dell’uomo in tutte le epoche. Ricordiamo, la grande corrente migratoria che a partire dal XVII secolo ha portato, con la forza, 7 milioni di neri dall’Africa in America. Ma migrazioni imponenti sono avvenute anche nel XIX secolo. Un esempio di migrazione che ha coinvolto culture diverse è quello che ha portato milioni di cinesi in Malaysia dove attualmente rappresentano quasi la metà della popolazione. Invece un esempio di migrazione di popolazioni più omogenee si è verificato quando 50 milioni di europei si trasferirono in Nord America, America latina e Australia. In questi ultimi anni, l’Europa è diventata mèta di flussi migratori. Infatti da decenni è iniziata una emigrazione verso i Paesi dell’Europa occidentale, di moltitudini di persone, provenienti da Africa, Asia e dagli Stati dell’Est europeo.
La mappa rappresenta gli spostamenti migratori della classe: le frecce in uscita sono solo alcune delle migrazioni dei parenti italiani all’estero; le frecce verso l’Italia rappresentano le 4 famiglie immigrate.