Pisa, 6 agosto 2024 – Vacanze al mare o in montagna? Attenzione alle punture di alcune specie che popolano i nostri mari o di insetti. Spesso di fronte al dolore e alla preoccupazione si commettono banalissimi errori. Dunque, abbiamo chiesto al direttore della Clinica dermatologica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, Marco Romanelli, come comportarsi in caso di punture sia in spiaggia che sui monti.
Meduse
Se a colpire è una medusa "occorre rimuovere immediatamente i residui dei tentacoli presenti sulla cute, servendosi (possibilmente) di una pinzetta oppure di una tessera di plastica rigida", spiega Romanelli. Il consiglio dell’esperto è di "mettere sempre in valigia un gel lenitivo contro le bruciature di medusa". Il rimedio migliore per lenire gli effetti del contatto è di "applicare sulla parte infiammata una crema a base di idrocortisone ogni 12 ore per almeno una settimana. E’ sconsigliato interrompere la terapia prima del tempo, poiché potrebbe causare l’insorgenza di effetti cicatriziali".
Tracine
Il primo passo è "estrarre tutti gli aculei". E’ consigliato "applicare sulla pelle un impacco umido di soluzione clorossidante", afferma l’esperto. Mentre in caso di sintomatologia allergica, "recarsi immediatamente alla guardia medica o dal dottore di fiducia dove verrà prescritta una terapia antistaminica orale da assumere una volta al giorno per una settimana".
Vespe o api
"Prima di tutto "estrarre il pungiglione dalla cute servendosi di lente e pinze; successivamente tamponare la ferita con un impacco di antisettici. In caso di mancanza di rimedi di prima scelta, realizzare un impacco ‘fai da te’ con acqua potabile a temperatura ambiente oppure con crema solare. Sono da evitare, invece, gli antistaminici topici, come creme o gel, perché possono causare dermatiti allergiche da contatto molto gravi", afferma Romanelli. "E’ raccomandato, invece, utilizzare antinfiammatori di bassa potenza come prodotti a base di idrocortisone (creme o gel) da assumere due volte al giorno per un minimo di 3 giorni fino ad un massimo di 7. Prestare massima attenzione ai soggetti allergici, in caso di contatto con l’insetto recarsi immediatamente al pronto soccorso".
Zecche
Come prima cosa, "estrarre interamente l’insetto, accertandosi di non lasciare residui all’interno della cute". Utilizzare "una pinzetta per non frantumarla ammorbidendo la zona con olio (anche quello solare è adatto), una crema qualsiasi o a mali estremi con la saliva. Evitare assolutamente l’alcool che potrebbe ustionare la pelle", spiega Romanelli. E’ fondamentale agire "per tempo" poiché la zecca potrebbe "inglobarsi con l’epidermide". Dopodiché applicare "un antisettico da 3 a 7 giorni (2 volte al giorno)". Uno degli effetti indesiderati è "la malattia di Lyme, una patologia infettiva di natura batterica. I sintomi tipici includono eruzione cutanea, febbre, mal di testa, affaticamento e debolezza. Rivolgersi al proprio medico curante per procedere con una cura antibiotica".
Ragni
"La puntura da ragno è molto pericolosa, dunque, recarsi immediatamente alla guardia medica o al pronto soccorso". "Intanto - conclude l’esperto - si raccomanda di applicare sulla ferita un impacco di ghiaccio per arginare il processo infiammatorio".