"Pura strumentalizzazione decidere ora di revocare la cittadinanza a Mussolini"

Cascina: la presa di posizione dell’ex sindaco reggente Dario Rollo

"Pura strumentalizzazione decidere ora di revocare la cittadinanza a Mussolini"

"Pura strumentalizzazione decidere ora di revocare la cittadinanza a Mussolini"

"Cascina non è orgogliosa della cittadinanza onoraria che cento anni fa venne data a Mussolini, ma revocarla è stata pura strumentalizzazione". Sono le parole del consigliere comunale Dario Rollo, della lista "Valori e Impegno Civico", che ha criticato la decisione – votata venerdì con i soli voti contrari della sua lista e l’astensione della consigliera di Fratelli d’Italia – del consiglio comunale cascinese di togliere la cittadinanza onoraria che nel 1924 la città di Cascina conferì al duce. Secondo Rollo, si tratta di un "atto sbagliato che serve a mascherare l’incapacità del Partito Democratico a risolvere i veri problemi del territorio". "Sono anni che gli attuali amministratori raccontano ai cittadini solo frivolezze: il quadretto del Presidente della Repubblica, la sedia rossa e il portachiavi, la bandiera del Saharawi e dell’Europa, la panchina arcobaleno, il rischio fascismo, il centenario del comunismo, la cittadinanza a Zaki, la guerra Russia-Ucraina, il ritratto di John Lennon, e oggi, la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini concessa nel 1924".

Il consigliere comunale si domanda "quale sia l’utilità di un provvedimento di questo genere e quale beneficio ne trarrebbero i cittadini cascinesi? Dopo la caduta del fascismo sui banchi del consiglio comunale di Cascina si sono seduti uomini che di "antifascismo" e "lotta partigiana" ne sapevano senz’altro più di noi. Eppure non si posero il problema della cittadinanza onoraria concessa pochi anni prima al loro acerrimo nemico. A quei tempi - osserva - hanno preferito costruire una cittadinanza alternativa a quella fascista, una comunità liberale e democratica alternativa a quella fascista senza mortificare chi ha creduto nel progetto di Mussolini". Il consigliere comunale spiega che "non volevano costruire una società contro ma per".

"A distanza di 100 anni sono convinto che revocare la cittadinanza a Mussolini sia pura strumentalizzazione - commenta Rollo - e serva agli attuali amministratori di non perdere qualche voto elettorale e mantenere l’appoggio di qualche associazione anacronistica e ormai fuori dalla storia, che non ha neanche motivo di esistere. Inoltre non si può ritirare la cittadinanza a chi è defunto. Credo sia più importante realizzare azioni concrete per il nostro territorio - conclude -, anziché disseppellire un evento passato per una squallida strumentalizzazione politica".