Qualità della vita a Pisa e in provincia. Bene ambiente e servizi ma troppi furti nelle case

Il report de Il Sole 24 Ore fa la fotografia di alcuni parametri, dalla demografia alla sicurezza, dall’ambiente ai servizi. Discreto tasso di occupazione al 72,8 per certo che posiziona il nostro territorio al trentatreesimo posto in Italia.

La provincia di Pisa è scesa di 11 posizioni nell’annuale classifica sulla qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore. Nel ranking 2023, Pisa si è posizionata comunque al 21esimo posto su 107 provincie con 569,4 punti, e rimanendo dunque nella parte alta della classifica. L’indagine classifica le province italiane sulla base della qualità della vita, ed è messa a punto tenendo in considerazione numerosi fattori, tra cui lavoro, ambiente, salute, sicurezza e cultura.

La performance migliore registrata per la provincia pisana è nell’indicatore di "Demografia e società" dove è arrivata 5° perdendo solo una posizione rispetto all’anno 2022. Ed è proprio in questa categoria che la provincia pisana ha raggiunto il miglior risultato nel sotto indicatore "Psichiatri e psicologia clinica" dove si è classificata 2° e che vede 0,38 professionisti attivi ogni mille abitanti, contro la media di 0,19. Peggior risultato è invece nella categoria "Giustizia e sicurezza" dove si è piazzata 78° in classifica, conquistando 5 posizioni in classifica rispetto all’anno scorso. Qui si è registrato il peggior sotto-dato che riguarda i "Furti in abitazione". Pisa è 107° in classifica per denunce ogni 100mila abitanti, 420,3 contro la media di 273,8. Gli altri dati per categoria.

"Demografia e società", 5° posizione, come detto, qui si è registrato il miglior sotto-dato, con la 2ª posizione nazionale per numero di psichiatri; buono il 22° posto per numero di posti letto per specialità ad alta assistenza ogni 10mila abitanti (5). La presenza delle università assicura l’11ª posizione per numero medio degli anni di studio della popolazione over 25 anni e la 13ª piazza per percentuale di laureati e altri titoli terziari. Tra i dati meno lusinghieri, il consumo di farmaci per l’obesità, 88° posto nazionale, e la presenza di medici di medicina generale ogni mille abitanti, 0,65, per il 71° posto in classifica. "Ambiente e servizi", 13° posto, perde 12 posizioni dal 202221. Il migliore tra i sotto-dati è quello sull’incidenza delle fonti rinnovabili nella produzione di energia (9° posto). Novità l’indicatore sulla qualità della vita delle donne: la Provincia è al 11° posto. Parte bassa della classifica invece per i consumi energetici (87° posto), e la qualità della vita degli anziani (79° posto). "Affari e lavoro", 19° posto, presenta la cospicua presenza di start up innovative (10° posto), un discreto tasso di occupazione, al 72,8% (33° posto); un ridotto numero di giovani che non lavorano e non studiano, 12,8% (22° posto). "Cultura e tempo libero", 24° posto generale. Spicca il 6° posto per il patrimonio museale per 100 km quadrati; 14° posto per palestre, piscine e stabilimenti balneari, lo stesso dato per le librerie ogni 100mila abitanti. "Ricchezza e consumi". Pisa occupa il 35° posto. 7ª piazza col 61% della popolazione che presenta crediti attivi, e con il dato della spesa delle famiglie per beni durevoli, 5° posto. "Giustizia e sicurezza", 78° posto generale, il peggior dato per la Provincia. Come già detto i furti in abitazione, sono la pecora nera. Non va meglio con gli altri reati: 87° posto per rapine in pubblica via, 84° per i furti con strappo. L’indice di criminalità per i delitti denunciati piazza Pisa al 92° posto.

Enrico Mattia Del Punta