GABRIELE MASIERO
Cronaca

Quelle cartoline davvero speciali. L’arte come forma di riabilitazione

Progetto dei ragazzi della Stella Maris insieme all’illustratore David Ceccarelli

Progetto dei ragazzi della Stella Maris insieme all’illustratore David Ceccarelli

Progetto dei ragazzi della Stella Maris insieme all’illustratore David Ceccarelli

C’è la ricerca "di un senso", usando le parole del presidente della Stella Maris, Giuliano Maffei, nelle illustrazioni che diventeranno cartoline capaci di raccontare Pisa con il punto di vista dei "ragazzi speciali" del presidia riabilitativo di Stella Maris a Marina di Pisa. Il progetto "Prendi l’arte e non metterla da parte!!!", è però qualcosa di più di un laboratorio di fumetto e pittura per l’inclusione rivolto ai ragazzi con disabilità, avviato lo scorso 4 novembre, ha coinvolto una quindicina di loro ed è stato guidato dal fumettista, illustratore e scrittore per bambini pratese, David Ceccarelli, noto per il suo impegno sociale e la sua capacità di rendere l’arte accessibile a comunità fragili.

"Sono stata personalmente a vedere all’opera i giovani coinvolti nel progetto – ha detto l’assessore alle politiche giovanili, Frida Scarpa – ed è stata un’esperienza davvero emozionante. L’idea è quella di trasformare i bellissimi lavori realizzati durante il laboratorio in delle cartoline da esporre in uno o più spazi comunali, cercando di diffonderli e farli conoscere il più possibile. Come amministrazione siamo sempre disponibili a sostenere progetti come questo che hanno un valore fondamentale per la crescita e lo sviluppo di questi ragazzi".

Secondo l’assessore alla disabilità, Giulia Gambini, "il linguaggio universale dell’arte, declinato nelle sue varie forme, consente alle persone di dare massima espressione della propria personalità e delle proprie potenzialità, oltre ogni barriera culturale e fisica". E con questo progetto, ha aggiunto Graziella Bertini, direttrice del presidio di riabilitazione della Stella Maris, "Pisa dimostra una volta di più di essere davvero la città dei miracoli, perché il nostro progetto trasforma in cartoline una preziosa occasione di crescita personale e valorizzazione dei ragazzi nostri ospiti e del loro mondo interiore che faticano a mostrarci: David c’è riuscito perché le tecniche apprese durante il laboratorio stimolano la concentrazione e aiutano i giovani a raccontare storie personali, favorendo la creatività come strumento di riabilitazione: è il potere del fumetto come linguaggio universale".

Infine, Maffei ha sottolineato che queste "cartoline che trasferiscono punti di osservazione più particolari, contribuiranno a far crescere la cultura e la solidarietà di una comunità, come quella pisana, che dall’arte ha, appunto, ricevuto miracoli con la sua Torre famosa in tutto il mondo".

Gab. Mas.