Question time sul Cpr a Coltano, Pisa: "Mai avuta alcuna comunicazione"

Il sindaco di Pisa rassicura la popolazione sulla paventata ipotesi di dislocare un Centro per i Rimpatri nel territorio comunale. Sinistra Italiana ribadisce il suo no alla creazione di nuovi Cpr e chiede agli enti locali di opporsi alle nuove norme su Cpr e Cas.

Question time sul Cpr a Coltano: "Mai avuta alcuna comunicazione"

Question time sul Cpr a Coltano: "Mai avuta alcuna comunicazione"

"Non ho ricevuto alcuna comunicazione formale, né informale da parte del Governo circa l’eventualità di realizzare un Centro permanente per i rimpatri sul territorio comunale. Tuttavia ritengo che Coltano non sia in ogni caso il luogo idoneo a ospitare una struttura del genere. Già in passato un’ipotesi analoga fu respinta dalla popolazione residente e on solo perché mal si coniugava con la vocazione agricola, ma anche storica e culturale, del borgo". Così il sindaco Michele Conti rassicurando ieri in consiglio comunale sulla paventata ipotesi di dislocare un Cpr, a Coltano, che in questi giorni è apparsa nel dibattito pubblico legato alla realizzazione di un centro in Toscana. E lo ha fatto rispondendo a un question time del consigliere di Sinistra unita, Luigi Sofia, secondo il quale quel tipo di insediamento "costituisce un tema di interesse strategico, a rilevanza collettiva e generale, quindi chiedo se sono pervenute atti, documenti, notizie eo comunicazioni specifiche a riguardo, anche a carattere informale". Sofia ha sottolineato la contrarietà del suo gruppo e l’auspicio "che non sia realizzato un Cpr né a Coltano né a Pisa e che il consiglio comunale possa discutere di questo tema ed esprimere con nettezza la sua contrarietà a qualunque progetto di questo tipo". Secco al Cpr arriva anche dai coordinatori provinciale e regionale di Sinistra italiana, Anna Piu e Dario Danti, secondo i quali queste strutture "hanno già dimostrato di essere inutili per gestire i rimpatri, estremamente costose per i contribuenti e profondamente lesive della dignità e dei diritti umani fondamentali: questa strategia di non gestione dei flussi di migranti si rivela non solo fallimentare ma anche costosa in quanto si investono enormi risorse sottraendole agli investimenti per la difesa e sicurezza pubblica ed alla riduzione della pressione fiscale in capo ai contribuenti". Per questo Sinistra Italiana "ribadisce con forza il suo no alla creazione di altri Cpr ed alla loro apertura in Toscana ed è importante altresì, che gli enti locali, che per primi si sono distinti nel rivendicare e attuare un modello di accoglienza diffusa e nel sostegno a percorsi di integrazione economica e sociale, si oppongano con forza in tutte le sedi opportune alle nuove norme su Cpr e Cas contenute nell’ultimo decreto legge".