ANTONIA CASINI
Cronaca

Caso Roberta Ragusa, processo rinviato a maggio / FOTO e VIDEO

Antonio Logli davanti alla corte d'assise d'appello di Firenze. Il procuratore generale chiede conferma della condanna e carcere

Antonio Logli e il figlio Daniele davanti al tribunale a Firenze

Antonio Logli e il figlio Daniele davanti al tribunale a Firenze

Firenze, 28 marzo 2018 - Caso Roberta Ragusa, è stata una giornata lunga e complessa quella di oggi, a pochi giorni dal compleanno di Roberta (all'epoca 43enne), il settimo senza di lei. Il marito Antonio Logli, difeso dagli avvocati Roberto Cavani e Saverio Sergiampietri e condannato dalla giudice di Pisa Elsa Iadaresta con rito abbreviato, in primo grado, a 20 anni per omicidio volontario e distruzione del cadavere della donna, è comparso davanti  alla Corte d'assise d'appello di Firenze composta da due giudici togati (uno presidente, l'altro a latere) e sei popolari. Ma, intorno alle 18, conclusa l'arringa della difesa, l'udienza è stata aggiornata al 14 maggio per la sentenza.

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La corte ha rigettato la richiesta di rinnovazione dell'istruttoria avanzata dalla difesa per riascoltare due ex colleghi di Logli, riguardo al giorno seguente la scomparsa di Roberta. A questo punto l'iter prevede la relazione del presidente, poi parola alla Procura, alle parti civili e alla difesa. Il procuratore generale ha chiesto invece la conferma della condanna e il carcere.

IL FIGLIO DANIELE ESCE DALL'AULA. PARLA L'ACCUSA (clicca qui per il video)

Durante il suo intervento l'avvocato di parte civile Nicodemo Gentile, che rappresenta l'Associazione Penelope, si è anche rivolto direttamente all'imputato invitandolo ad alzarsi e a spiegare "perché alle 7.30 del mattino" del 14 gennaio 2012 "avesse sentito la necessità di chiamare al telefono l'amante Sara Calzolaio per dire di spegnere il telefono pubblico e lasciare acceso il telefono dedicato. Roberta Ragusa era sparita da solo mezz'ora e poteva essersi recata da qualcuno nelle vicinanze. Perché Logli dette questa indicazione alla sua amante?". Questo passaggio è stato riferito dallo stesso avvocato Gentile ai giornalisti aggiungendo che "Logli è rimasto fermo senza fare nessun cenno al suo posto", "Roberta sapeva di essere tradita dal marito e la sera prima aveva scoperto chi era l'amante, la baby sitter". "Speriamo che la sentenza sia oggi - ha aggiunto il legale - Roberta Ragusa è morta, ogni ipotesi che parli di un suo allontanamento volontario dall'abitazione è risibile, mentre sono certe le bugie di Antonio Logli".

Grande attesa e tanti giornalisti, arrivati da tutta Italia, fuori dal Palazzo di giustizia di Novoli. In aula Logli (è arrivato alle 9) e le cugine di Roberta. L'avvocato delle parti civili, Nicodemo Gentile, al suo ingresso in tribunale ha commentato la lettera del figlio di Antonio e Roberta, Daniele Logli, come "tardiva e poco convincente" (clicca qui per vedere il video). Peraltro il figlio è presente per la prima volta in aula.

L'imprenditrice e mamma di due figli, uno adesso è maggiorenne ed è stata annunciata la sua presenza in aula, è scomparsa dalla sua casa di Gello (frazione di San Giuliano Terme, Pisa), la notte fra il 12 e il 13 marzo 2012. Tante le segnalazioni e le piste seguite in questi anni. Ma nessuna ha portato, per ora, al suo ritrovamento. Per la sentenza occorrerà attendere il prossimo 14 maggio.