Pisa, 5 febbraio 2025 – Una passeggiata in Borgo, poi la decisione di spostarsi in Piazza Santa Caterina. Ma, appena si è immesso nello spiazzo, con la coda dell’occhio ha visto dei ragazzi che si stavano dirigendo verso di lui. E ha capito subito, volevano rapinarlo. È sabato sera, “sono le 20.45”, sottolinea giustamente la mamma. Non è notte, in giro ci sono ancora persone. Lo studente pisano (la sua famiglia ha origini viareggine) sta passando la serata con due amici. Ma qualcuno li interrompe. “Sono arrivati da dietro”, racconta il ragazzo. Come è successo altre volte. “Avete soldi?”, chiedono i giovani ai tre coetanei, riuscendo a separare i tre amici. “Mio figlio si è trovato improvvisamente un branco di 15 ragazzi”, prosegue la madre. “Dacci i soldi o ti spariamo”, gli dicono subito. E gli fanno il gesto della pistola. “Dacci il denaro o ti accoltelliamo”. “Tenevano le mani in tasca e il coltello avrebbero potuto averlo per davvero”. Le minacce continuano: “Sappiamo dove abiti”. “Uno mi è venuto incontro come se mi volesse dare un cazzotto”, dice ancora il 16enne.
Il giovanissimo consegna 15 euro, poi riesce ad allontanarsi. Stessa sorte per uno dei suoi compagni, mentre un terzo riesce subito a distaccarsi. “Ha chiesto aiuto a un adulto che stava passando in strada. Insieme, hanno raggunto la pizzeria d’angolo. E da lì mi ha chiamato. Era agitato, ovviamente, e confuso. Mi ha detto ’Sto bene, ma raggiungimi subito’. Mi sono impaurita molto”. “Erano a volto scoperto. Non siamo riusciti a denunciare subito, solo domenica ai carabinieri”. La mamma riflette ancora: “Non ho dormito in queste notti. Come possiamo stare tranquilli i prossimi sabato sera, sapendo che ci sono queste bande in pieno centro?”.
L’ultimo episodio in Piazza Santa Caterina risale a metà gennaio. Una lite tra minorenni e giovanissimi, non ancora chiare le cause e le posizioni. Ma tre sono stati i ragazzi finiti in ospedale: uno più grave degli altri, con un’operazione necessaria al setto nasale. Erano una ventina in tutto il sabato sera intorno alle 23.30, ma non si sa se ci sia stato un unico episodio o vari in sequenza. Al lavoro ci sono la polizia con la squadra mobile e i carabinieri che stanno raccogliendo la testimonianze e guardando le immagini delle telecamere.
Si pensa, per l’episodio di gennaio, che sia coinvolta la stessa banda che ferì Zackaria Oubamou, l’appena diciottenne che fu pestato in piazza Dante ed ebbe poi 40 giorni di prognosi. Il suo caso fece molto discutere e sono state tante poi le attestazioni di vicinanza e solidarietà al ragazzo. A quella scena ne sono seguite purtroppo altre. Adesso, il gruppetto si sarebbe trasferito dall’altro lato di Borgo e fino alla Piazza Martiri della Libertà.
All’aggressione di Zack era seguita quella a un quindicenne che era stato percosso “da altri minorenni”. Era scappato che ancora sanguinava trovando rifugio nel bar Caffetteria “Casino dei Nobili” in Borgo stretto. “E’ entrato qui da noi e gli abbiamo chiesto cosa fosse successo. Gli abbiamo detto che poteva stare tranquillo che c’eravamo noi e che avrebbe potuto sedersi ad un tavolo interno oppure esterno”, aveva raccontato il barista di turno quella sera.
Sul nuovo episodio indagano gli uomini dell’Arma che hanno acquisito le immagini delle telecamere e le testimonianze