ANTONIA CASINI
Cronaca

“Rapinata col coltello”. Colpo studiato nei dettagli: “È la quarta volta dal 2018 alla Biofarma”

Pasculli: “Avevo preso l’uomo, ma dal Nue tante domande, ed è scappato”

Sulla rapina indagano i carabinieri

Sulla rapina indagano i carabinieri

Pisa, 16 dicembre 2024 – “Ho perso il conto dei colpi”. La dottoressa Maria Paola Poli è stata rapinata nuovamente nella sua Biofarma di via Fiorentina. Erano le 18 circa, quando era da sola nell’attività. “È entrato un uomo completamente travisato. Ormai lo capisco da come arrivano che si tratta di una rapina”. Giaccone col cappuccio, occhiali, para collo e guanti, “aveva un grosso coltello seghettato, lì per lì ho pensato a una motosega, ma poi ho visto che non aveva il motore, aveva comunque una lama molto larga”. L’uomo ha chiesto i soldi della cassa e ha poi voluto anche la cassetta degli spiccioli. Nella concitazione ha buttato giù il plexiglass che si è rotto.

Un’azione mirata e studiata. “Fino a pochi minuti prima c’erano dei clienti, poi, sono rimasta sola. Mi sono messa a sbrigare ordini. Andavo avanti e indietro”. L’ipotesi è che l’individuo abbia aspettato. “Fuori era una giornata grigia e un po’ piovosa, a quell’ora era già buio. E quindi non c’erano neppure le persone all’esterno a chiacchierare davanti alla pizzeria, come accade di solito”.

È durato in tutto dieci secondi. “’È una rapina – mi ha detto – Collabora’. So come agire, sono andata dietro al bancone e gli ho dato quello che voleva. Inutile opporsi”. La dottoressa è poi corsa a chiedere aiuto proprio all’interno della pizzeria davanti. Resta la paura. “In quei momenti ti senti impotente, fragile e indifesa. Non si può prendere l’iniziativa. Quando lavoravo sul lungarno, alla para farmacia di Tramontana, insieme ai passanti riuscii a bloccarlo, ma era diverso”.

In pizzeria “ho trovato Niko Pasculli”. “L’ho individuato subito verso l’argine e gli ho intimato di fermarsi – racconta Pasculli, che è presidente del coordinamento comitati cittadini – Lui, forse pensando che fossi un poliziotto, si è messo in ginocchio. Nel frattempo ho chiamato il Numero unico di emergenza, il Nue. L’operatore ha cominciato a farmi domande. E l’uomo si è dileguato mentre mi minacciava con un coltello”. Il caso ora è seguito dai carabinieri che hanno acquisito il video delle telecamere interne dell’attività.

Limitato il bottino, “per fortuna si paga molto con il bancomat”, prosegue Poli. C’è però il problema sicurezza in quella zona. “Dal 2006 i miei soci hanno subito rapine, io personalmente quattro dal 2018, più i furti di notte”.