Pisa, 16 gennaio 2019 - Fra i clienti delle 17.30 e i passanti nella via dello shopping, ha tirato fuori un coltello e con quello ha ferito l’addetto alla sicurezza dell’Oviesse (un 35enne, originario del Senegal ma residente a Livorno) dopo aver arraffato della merce. Sangue e paura in pieno centro. Di nuovo nella struttura commerciale dove l’altro giorno c’era stato un episodio simile. Stavolta - la ricostruzione - sono entrati due tunisini. Hanno preso borse con merce varia. Il vigilante interno li ha visti e li ha fermati. E’ a quel punto che uno dei due ha estratto l’arma. Ferendo a una mano la giovane guardia del magazzino. Poi sono fuggiti. L’uomo è stato portato in ospedale in codice giallo dalla Misericordia. E in corso Italia è arrivata una Volante.
Era stato sempre lui, il vigilante, solo tre giorni fa, a bloccare e far arrestare un giovane palestinese (ci sono indagini sulla sua origine) all’interno del negozio che prima ha usato un borsone per far arretrare l’addetto. Poi ha estratto una forbice con cui ha minacciato l’altro, quindi, uno spray al peproncino. E’ stato portato in una stanza, in attesa dell’arrivo della Volante, giunta poco dopo. Ma in una manciata di minuti, ha preso l’estintore e ha tentato di tirarlo addoso al commesso, poi ha staccato la staffa dell’estintore stesso. Infine, ha spaccato il quadro che contiene la mappa del centro e ha brandito un pezzo di vetro. «Niente di nuovo», commenta il personale che quasi ogni giorno vive scene simili. «La situazione è un po’ migliorata rispetto a prima», raccontano in un altro esercizio vicino, ma «la sera, per esempio, non è possibile andare a prendere l’auto da sole».
"Aiutateci a non farci giustizia da soli», implora Carlo Sbrana della Borsa, dirigente Confcommercio Pisa. «Perché purtroppo ci sono problemi irrisolti. L’anno scorso noi stessi abbiamo subito un furto nel bar. E a dicembre, sono entrati nella mia abitazione". "Oltre a tutte le difficoltà che si devono affrontare con questo lavoro, si deve avere a che fare con i problemi di sicurezza. Le forze dell’ordine fanno il loro dovere, ma occorre maggiore organizzazione. Ci sono tante persone in giro, soprattutto in centro, che si devono arrangiare per sopravvivere". "Servono un controllo puntuale a piedi non con le auto e un tavolo immediato", chiede Francesco Mezzolla di Eredi Vincenti, che ha avuto più visite nel suo negozio.