Roberto
Sbragia*
Domenica 12 giugno, appuntamento ormai vicinissimo, i cittadini sono chiamati alle urne per il referendum sul tema della giustizia: in sintesi i cinque quesiti referendari proposti riguardano la riforma del CSM, l’equa valutazione dei magistrati, la separazione delle carriere dei magistrati, i limiti della custodia cautelare durante le indagini e l’abolizione del Decreto Severino.
Come Forza Italia (il mio è lo stesso pensiero di Michele Curci, coordinatore comunale di Forza Italia Cascina) oltre a organizzare vari banchetti, stiamo effettuando del volantinaggio in quanto riteniamo che la democrazia e la partecipazione passino anche da una precisa, puntuale e capillare informazione. Ma evidentemente non appena abbiamo deciso di informare i cittadini tramite facebook un cittadino si è sentito in dovere di apporre un commento al limite dell’offesa non solo nei nostri confronti, ma nei confronti di tutti coloro che credono nella democrazia e negli strumenti democratici che la nostra Costituzione mette a disposizione, ovvero il referendum abrogativo, che citiamo testualmente “Spero che nessun referendum passi così che il vostro SI ve lo possiate mettere in quel posto!.........”.
Prima di domandarsi chi, chiediamoci perché accade questo. Come mai scendere in campo a difesa del referendum abrogativo suscita tanto interesse da spingere un commentatore al limite della tutela in giudizio e come mai il partito di Forza Italia, ovvero il partito dei moderati, riceve tali provocazioni?
Tante le domande ma un’unica risposta. Questa è la conferma che ora più che mai c’è bisogno dei moderati per riportare la politica nei binari del confronto e non dello scontro e delle provocazioni.
* vicecoordinatore
provinciale Forza Italia
Pisa