Ben 138 euro a persona, 307 a famiglia e oltre 30 milioni per tutto il giro d’affari. È la stima di Confcommercio sull’impatto dei saldi in provincia di Pisa che, a partire da oggi e per le prossime settimane, coinvolgeranno circa 100mila famiglie nel nostro territorio. Un appuntamento molto atteso tanto dai compratori quanto dai negozianti che, secondo il presidente di FederModa Confcommercio Pisa Lorenzo Nuti, hanno "alte aspettative". "Questi saldi potrebbero rappresentare un’importante opportunità per far decollare le vendite - sostiene Nuti - dal momento che, nonostante il mese di dicembre abbia registrato un avvio fiacco per gli acquisti, sotto Natale il trend si è invertito, diventando positivo. Un bel segnale che può essere un punto di partenza per le prossime settimane, anche perché la stagione fredda sta contribuendo a generare un maggiore interesse verso capi invernali come cappotti, giacconi, piumini, maglie in lana e capospalla".
Il numero uno di FederModa Pisa ricorda comunque l’importanza di incentivare i negozi di vicinato, "dove è possibile verificare che i prodotti siano effettivamente di stagione, un aspetto che spesso manca nella grande distribuzione o nei negozi online". Anche il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli ha parlato dell’importanza dei saldi per Pisa "che rappresentano un momento fondamentale per il tessuto economico del territorio. Il settore dell’abbigliamento al dettaglio - spiega Pieragnoli - continua ad affrontare sfide significative. Nel 2024, i consumi nel comparto moda hanno mostrato un andamento altalenante: da un lato, si sono registrati segnali di ripresa durante i periodi di alta stagione; dall’altro, i piccoli negozi indipendenti e multimarca hanno dovuto fronteggiare crescenti difficoltà, a causa della concorrenza dell’e-commerce e delle grandi catene, oltre al calo del potere d’acquisto delle famiglie".
Secondo il direttore di Confcommercio comunque, nonostante le difficoltà, i saldi rimangono un’importante opportunità per i consumatori, "che possono acquistare capi di qualità a prezzi competitivi", e per i commercianti "che vedono in questo periodo una chance per recuperare parte del fatturato perso. È essenziale - conclude - valorizzare il negozio fisico, una risorsa fondamentale non solo per il presidio del territorio, ma anche per garantire una diversificazione dell’offerta commerciale".
Mar.Fer.