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Pisa: se la palestra è robotica. La riabilitazione degli arti fa un salto nel futuro

ll Centro di medicina riabilitativa dell’Università di Pisa arriva Gloreha Sinfonia Plus, il dispositivo innovativo per il recupero della mano e delle braccia. Progetto finanziato dal Governo con un investimento di 113 milioni di euro

Il direttore del centro di medicina riabilitativa professor Carmelo Chisari

Il direttore del centro di medicina riabilitativa professor Carmelo Chisari

Pisa, 12 marzo 2025 – La palestra robotica di Pisa si amplia e, da oggi, nel programma di allenamento si è aggiunta anche la riabilitazione degli arti superiori. Al Centro universitario di Medicina riabilitativa e dello sport di via Gargalone è infatti arrivato “Gloreha Sinfonia Plus”, un dispositivo di robotica riabilitativa di ultima generazione che permetterà il recupero delle funzionalità di mani e braccia.

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Una novità possibile grazie al progetto governativo “Fit for Medical Robotics”, finanziato con 113 milioni di euro - il più grande d’Europa per la riabilitazione tecnologica - e del quale è partner l’Università di Pisa, che ha così potuto acquistare Gloreha e renderlo disponibile nella sua “palestra“ al centro di medicina riabilitativa.

“Con il Gloreha Sinfonia Plus apriamo una nuova stagione per il nostro centro che - spiega il direttore Carmelo Chisari - sta puntando a diventare un punto di riferimento nazionale per la riabilitazione. Il Gloreha Sinfonia Plus, uno strumento robotico tra i più avanzati, è specifico per il trattamento dell’arto superiore e della mano e può essere utilizzato sia nei bambini che negli adulti.

È dotato di guanti sensorizzati che permettono al paziente di fare esercizi con una vasta componente ludica, favorendo l’interazione diretta del paziente al programma riabilitativo e l’apprendimento motorio del gesto deficitario”. Il dispositivo si va ad aggiungere ad altri sistemi tecnologici come l’antigravitazionale “Alter G” che permette il cammino e la corsa con una riduzione del peso del fino all’80%, “Hunova” per la valutazione e il trattamento dei disturbi della propriocettività e “Walker View” per l’analisi computerizzata del cammino attraverso sensori indossabili. 

Una serie di impianti che costituiscono una vera e propria “palestra robotica” nella quale è possibile erogare percorsi riabilitativi altamente personalizzati per pazienti affetti da alterazioni funzionali dovute a patologie neurologiche, ortopediche o geriatriche o per gli sportivi che vogliono migliorare le loro performance o recuperare da un infortunio.

E non finisce qua, dato che secondo il professor Chisari “È in programma l’acquisto di altri dispositivi altamente tecnologici. Nello specifico siamo in attesa di un altro robot che possa riabilitare gli arti contemporaneamente e stiamo acquistando un sistema di stimolazione audiovisiva per i disturbi cognitivi come deficit attenzione, disturbi visivi o per favorire la riabilitazione motori. Insomma, vogliamo rendere la nostra palestra robotica un centro di eccellenza riconosciuto e queste novità, unite all’impegno di tutti i ricercatori e personale di via Gargalone, stanno contribuendo in maniera determinante alla realizzazione di questo ambizioso progetto”.

Mar.Fer.