Tempi dilatati e rimpalli che da oltre un anno hanno impedito di affidare ad una struttura psichiatrica assistenziale Gianluca Paul Seung. Struttura che era già stata individuata dal primario di psichiatria dell’ospedale “Versilia“, Mario di Fiorino. Il 35enne sarebbe dovuto andare alla Srp1 Tiziano di Aulla, come proposto nel luglio scorso. La questione prende avvio il 3 maggio 2022 – si evince dagli atti che La Nazione ha visionato – quando ai medici di psichiatria viene inoltrata la sentenza del giudice Nidia Genovese in cui si dichiara l’inefficacia della misura degli arresti domiciliari e si dispone "la libertà vigilata per un anno, con affidamento a struttura psichiatrica assistenziale da individuare a cura del centro di salute mentale competente". Il primario Di Fiorino si rivolse al presidente del Tribunale per avere chiarimenti sulla patologia di Seung, dato che veniva chiesto di curarlo: il medico, analizzando gli atti, da un lato aveva la sentenza di assoluzione perché il giovane era "non imputabile per incapacità di intendere e volere" e, dall’altra, le perizie di tre periti (Mauro Mauri, Antonella Armani e Gabriele Rocca) che lo avevano dichiarato "affetto da un disturbo di personalità ed imputabile". Alla richiesta di informazioni risponde il 9 maggio il dottor Gerardo Boragine presidente del Tribunale di Lucca, precisando che con la sentenza del 3 maggio 2022 nei confronti di Seung non era stata applicata alcuna misura di sicurezza provvisoria; che la misura della libertà vigilata per un anno, con affidamento a struttura psichiatrica assistenziale, "dovrà essere eseguita al momento del passaggio in giudicato della predetta sentenza". Ma al professor Di Fiorino nessuno ha poi comunicato il passaggio esecutivo. Nel frattempo il Seung si trasferisce qualche mese da parenti a San Giorgio a Cremano: appena alla psichiatria giunge notizia del suo rientro a Torre del Lago, il 28 settembre il primario invia il medico di guardia per verificare le sue condizioni. "Alla visita appare logorroico e vischioso – è la relazione – non sono emerse alterazioni comportamentali, aggressività o irritabilità. È apparso tuttavia polemico verso politici e sanitari e in particolare verso il professor Pietrini che ha redatto l’ultima perizia riferendo di ’non essere soggetto psichiatrico’ e che a breve si autodenuncerà per simulazione".
Mesi prima, il 14 maggio 2022, il primario chiede alla Procura la nomina di un amministratore di sostegno, per superare il dissenso del Seung alle cure. Un sollecito viene inviato l’8 luglio dal dottor Jacopo Massei alla cancelleria volontaria giurisdizione e al giudice Paola Scarabotti che comunica che il 1 settembre ci sarà udienza per nominare l’amministratore di sostegno. Nel frattempo si individua nella Srp1 di Aulla la struttura cui Seung può essere affidato, in ottemperanza alle prescrizioni. Viene fissato un incontro via Zoom il 26 di giugno con l’equipe di salute mentale e il 35enne. Che, però, non partecipa alla videoriunione. Per superare il dissenzo è sempre più urgente la nomina di un amministratore di sostegno. Cosa che avverrà solo il 13 aprile 2023: il giudice onorario, Paola Scarabotti, delegato dal giudice tutelare (che aveva analizzato il Seung il 1° settembre) nomina amministratore di sostegno l’avvocato Maurizio Giorgi. Che, contattato dalla psichiatria, informa di non voler accettare la nomina. Una settimana dopo viene uccisa la dottoressa Capovani.
Francesca Navari