PISA
In occasione dei 165 anni de "La Nazione" si celebra un altro importante anniversario legato al giornale, si tratta dei 150 anni della nascita dell’eclettico Yambo, al secolo Enrico de’ Conti Novelli da Bertinoro. Yambo, nato a Pisa nel 1874, nel corso della sua vita è stato molte cose, scrittore, fumettista, marionettista, regista e giornalista. Proprio come giornalista la vita di Yambo si è intrecciato con il giornale "La Nazione", per cui ha scritto per diversi anni, dedicandosi a moltissimi aspetti, dallo sport alla cultura, dalla narrativa alle illustruzioni fino ai fumetti. Proprio per suggellare questa unione La Nazione ha deciso di dare il suo patrocinio alle numerose iniziative organizzate per celebrare la vita dell’ artista. Fra tali iniziative spiccano la mostra organizzata a Palazzo Blu "Gli esploratori dell’infinito. Dal romanzo di Yambo al graphic novel", la mostra è stata curata da Fabio Gadducci, coordinatore di ‘Yambo 150’, rassegna nazionale che celebra i 150 anni dalla nascita del poliedrico artista pisano.
Nella giornata di ieri inoltre si è svolto al cineclub Arsenale un convegno, volto alla scoperta e riscoperta delle mille sfaccettature che vanno a comporre l’eclettica figura di Yambo. Il convegno ha avuto inizio alle 12 a Palazzo Blu, dove Fabio Gadducci ha guidato i presenti attraverso la mostra da lui curata.
L’iniziativa si è quindi spostata all’Arsenale, qui è intervenuta Maria Chiara Favilla, responsabile collezione permanente di Palazzo Blu e colei che ha seguito l’organizzazione e l’allestimento della mostra su Yambo, che ha ringraziato Gadducci "per aver coinvolto Palazzo Blu in questo bellissimo evento". Dopo i saluti di Saverio Bargagna, giornalista de La Nazione di Pisa, è cominciato il convegno, arricchito dagli interventi di illustri studiosi dell’artista. Il primo a presentare il suo lavoro è stato Alberto Becattini, uno dei maggiori esperti del fumetto Disney al mondo. Becattini ha infatti analizzato lo Yambo fumettista, a partire dalla sua opera d’esordio "Le avventure di Lasagna e di Pippo Betta" fino al suo personaggio di maggior successo, cioè "Ciuffettino", un piccolo birbante dal ciuffo lunghissimo ispirato al più celebre "Pinocchio".
A seguire è intervenuto Marco Ciardi, storico della scienza e docente all’Università di Firenze. Il professor Ciardi si è concentrato sull’aspetto scientifico e fanstascientifico dell’opera di Yambo. Novelli infatti, in uno dei suoi articoli per La Nazione celebrava due scrittori che in gioventù lo hanno particolarmente ispirato, cioè Jules Verne e Camille Flammarion. Anche Yambo si è dilettato con successo in questo genere, in uno dei suoi romanzi "Dalla terra alle stelle" si è distinto per la particolare soluzione che aveva fornito per il viaggio verso la Luna, la navicella infatti vi sarebbe giunta grazie all’utilizzo della "polvere di proiezione" di Nicolas Flamel. Il convegno si è concluso con la proiezione dei film "Un viaggio in una stella" del 1906 e "Matrimonio interplanetario" del 1910.
Greta Ercolano