CARLO VENTURINI
Cronaca

Paura e delirio in centro a Pisa: rissa a calci, bottigliate e flaconi di spray urticante

Bande di spacciatori si affrontano tra via Mercanti e Largo Ciro Menotti. Fuggi fuggi, clienti e gestori dei locali terrorizzati: "Qui succede un macello"

La rissa di martedì sera si è consumata tra via Mercanti, Largo Ciro Menotti e via delle Case Dipinte: la polizia sta acquisendo i filmati delle telecamere presenti in zona, perché all’arrivo delle pattuglie i contendenti si sono dilegati nei vicoletti

La rissa di martedì sera si è consumata tra via Mercanti, Largo Ciro Menotti e via delle Case Dipinte: la polizia sta acquisendo i filmati delle telecamere presenti in zona, perché all’arrivo delle pattuglie i contendenti si sono dilegati nei vicoletti

Pisa, 8 agosto 2024 – Paura e delirio in via Mercanti. Per mezzora è volato di tutto per colpa di una rissa tra magrebini che si sono lanciati bottiglie, vasi di coccio, spray al peperoncino, monopattini elettrici, bottiglie di vetro.

Un delirio ed una furia incontenibile scoppiati d’improvviso tra gli avventori di bar e ristoranti tra via Santa Cecilia, via delle Case dipinte, vicolo del Poschi, via Mercanti e Largo Ciro Menotti. Per un ragazzo tunisino che ha detto di essere residente a Navacchio, è intervenuta l’ambulanza. Il soggetto coinvolto nella rissa, sanguinante da mani e braccia, si è rifugiato ed asserragliato dentro il locale "B.a.r" di via Mercanti mentre gli altri hanno cominciato a tirargli bottiglie di vetro. Panico e fuggifuggi da tutti i locali della zona.

Ripercorriamo la dinamica di una notte da incasellare nella rubrica "la sicurezza è una chimera". Erano da poco passate le 23. Da via Santa Cecilia si sentono urla, rumore di vetri in frantumi e persone che corrono all’impazzata. Il gruppo di almeno dieci giovani stranieri si dirige in via delle Case Dipinte. All’altezza della "Libreria dei ragazzi" tre giovani aprono un grosso sacco della spazzatura, lo rovesciano cercando oggetti contundenti. Trovano bottiglie che lanciano all’impazzata ad un gruppetto che scappa in vicolo del Poschi ed all’altezza del ristorante "Da Grace" incominciano ad affrontarsi con spray al peperoncino lanciandosi anche un monopattino della Pisamo. Arriva una pattuglia di carabinieri. Sono pochi, solo due. Davanti a loro, un parapiglia difficilmente contenibile da solo due carabinieri. Una ragazza spaventatissima li raggiunge, e gli dice che sta succedendo un macello in via Mercanti dove c’è una persona sanguinante che viene presa a bottigliate.

E’ un fuggifuggi da tutti i locali. I carabinieri avevano chiamato rinforzi, e da Borgo Stretto sono arrivate due volanti e altre due pattuglie dei carabinieri. Dall’inizio della rissa, stando ai testimoni, sono passati almeno 40 minuti di pura follia. Intanto il ragazzo ferito, si è asserragliato dentro il locale "B.a.r". Il braccio gli è rimasto fuori dalla porta "e cinque aggressori gli colpivano l’arto": dice un testimone. Una volta che gli aggressori si sono dileguati, è uscito ed ha chiesto un’ambulanza. Un medico fuori servizio, si è fermato a controllargli le ferite su braccia e sul palmo delle mani, ferite non profonde come sembrava in un primo momento.

All’arrivo degli agenti, finalmente lo straniero (che ha detto di risiedere a Navacchio), è uscito dal locale e siccome non vedeva l’ambulanza, si è pure lamentato del come mai ci mettesse così tanto ad arrivare. Probabilmente il giovane voleva essere portato il prima possibile lontano dagli aggressori in un luogo più sicuro. Una nota ristoratrice di via Mercanti grida: "Qui comandano solo loro! Sono impuniti. Domani sono di nuovo in giro a fare quel che gli pare. Ci vuole sicurezza per noi e per i nostri clienti. E invece non cambia mai nulla. Si parla, si chiacchera e poi le forze dell’ordine dove sono? Quante sono?". Le ipotesi sul movente di questa rissa con inseguimento sono al vaglio degli inquirenti ma di certo questo episodio di estrema violenza, innescherà la polemica politica e partitica su quanto si sia investito in sicurezza e quali risultati concreti, ci siano da mettere in bilancio.

Carlo Venturini