Mario Ferrari
Cronaca

“Le macchine sono gregarie, ci aiuteranno”

Il professor Marco Controzzi, responsabile del laboratorio di robotica collaborativa della Scuola Sant’Anna di Pisa

Pisa, 29 gennaio 2025 – Professor Marco Controzzi, in quanto responsabile del laboratorio di robotica collaborativa della Scuola Sant’Anna di Pisa lei si occupa di interazioni robot-umani. Cosa pensa dell’androide cameriere?

“Da ingegnere ritengo che sia un’applicazione tecnica fattibile, ma avendo lavorato come cameriere da giovane penso che quel lavoro non sia soltanto partire da una cucina, raggiungere un tavolo e consegnare dei piatti. A me personalmente stona l’idea di un robot cameriere in un’osteria toscana d’altri tempi: manca un’esperienza vera e un’empatia umana, che è irreplicabile”.

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Il professor Marco Controzzi

Eppure la macchina è una necessità per la mancanza di camerieri nel paesino.

“I robot, ma in generale la tecnologia, hanno esattamente questa funzione: sono dei gregari che vengono in aiuto delle persone nelle difficoltà”.

Per i lavori che non vogliamo più fare?

“Esatto. Per come progrediscono ora le applicazioni tra robotica e intelligenze artificiali, vedremo robot sempre più in grado di gestire attività complesse e in maniera autonoma. Le macchine ci saranno di aiuto in un’ottica di cooperazione, sgravando l’uomo da attività pericolose o ripetitive. Potremo ridurre le morti sul lavoro e quelle mansioni che rendono noi umani delle macchine, costretti a ripetere le stesse stressanti attività ogni giorno”.

Però oltre ai lavori che non vogliamo fare, le macchine sostituiranno l’uomo in quelli che vorrebbe fare?

“È un tema etico molto particolare, ma io penso che i robot non tolgano opportunità perché i lavori evolveranno. Ciò che facevamo 20 anni fa non lo faremo tra 20 anni: grazie alla robotica nasceranno nuovi lavori e creeremo altre opportunità. Tutto questo a patto che...”

Cosa?

“Nella società cresca una cultura dell’utilizzo della tecnologia. C’è una grande discussione sull’uso della robotica nella vita quotidiana e serve una popolazione informata sul tema. Non fermiamo il progresso ma costruiamolo in maniera sostenibile per l’umanità, evitando che la logica del profitto mangi tutto. Solo in questo modo otterremo grandissimi benefici e non saremo schiavi della tecnologia”.