Pisa, 1 agosto 2014 - Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una scout 19enne, Eleonora, che racconta la Route di San Rossore e il suo significato.
Manca ormai poco all'evento dell'anno che coinvolgerà 30.000 giovani provenienti da tutta l' Italia, un concerto? Un mondiale? Non esattamente. Parliamo della Route nazionale, la strada su cui si metteranno in cammino molti scouts dell' Agesci tra i 16 e i 21 anni. I sentieri delle nostre montagne saranno popolati da rover e scolte nei primi cinque giorni di Agosto, mentre dal 7 al 10 si riuniranno tutti nel parco regionale di San Rossore (Pisa). Si parla spesso dell' impatto ambientale che i ragazzi causeranno nel parco, ma purtroppo si parla poco delle strette regole che dovranno rispettare e dello scopo di questo evento, che non si ripete dal 1986.
Il tema della Route è il "Coraggio", quello che serve ai giovani per costruirsi un futuro, quello per lottare contro la mafia, quello di seguire la propria vocazione o di diventare persone solide. Ognuno condividerà le proprie esperienze e il lavoro svolto durante l'anno per poi scrivere la "Carta del Coraggio", un documento che racchiude l'impegno di questi giovani per il proprio paese e per la Chiesa, una boccata di aria fresca per le nuove generazioni. Attraverso la carta gli scouts vogliono mandare un messaggio di positività a tutti, le cose si possono cambiare e loro sono pronti a farlo.
Il fondatore dello scoutismo Robert Baden Powell disse che bisogna cercare di "lasciare il mondo un po' migliore di come l'abbiamo trovato", questi giovani possono lasciare un segno, la Route nazionale sarà un mattoncino per costruire un nuovo mondo, lontano dalla corruzione e dalla violenza. Trentamila ragazzi che portano dentro di loro il rispetto della natura, l'amore per il prossimo e che attraverso la strada e la fatica imparano a crescere insieme, non devono passare inosservati. Il simbolo della Route è un cartello stradale con scritto "one way" e con il disegno di un cuore che pulsa, indica la vita e la generosità di persone pronte a mettersi in cammino "diritti al futuro", con una meta comune a tutti: l'uguaglianza, i diritti fondamentali e la pace.
Gli obiettivi di questo evento, che segnerà la storia dello scoutismo italiano, possono sembrare irraggiungibili, ma da qualche parte si dovrà pur incominciare... quindi, ragazzi, scarponi ai piedi e coraggio nei cuori, non resta che augurarvi "Buona strada".