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Ryanair battezza il Galilei "La ripresa decolla da qui"

Prende sempre più forma la seconda stagione estiva nell’epoca della pandemia. Da Pisa 191 voli a settimana per 46 diverse destinazioni sia in Italia che in Europa

Basi solide e ali ampie per decollare sempre più in alto, nell’azzurro del cielo, con l’obiettivo di dare un forte impulso alla ripresa e alla ripartenza del turismo e del comparto aereo: Ryanair punta forte su Pisa per l’estate 2021 e individua nell’aeroporto "Galilei" uno degli hub principali per le rotte da e per l’Italia. Il piano operativo che prenderà il via a giugno viene presentato direttamente dal quartier generale di Dublino dal direttore Marketing e Digital della compagnia low-cost Dara Brady: "Toscana Aeroporti è uno dei nostri partner di più vecchia data e più solidi. Anche nei mesi più duri della pandemia non è mai venuto meno il rapporto e siamo estremamente felici di poter annunciare che proprio il Galilei sarà uno dei vettori principali della nostra offerta turistica in Italia".

Ogni settimana dalle piste dell’aeroporto di San Giusto si alzeranno in volo 191 aerei, diretti a 46 destinazioni differenti dislocate in 19 paesi (37 voli internazionali, 9 domestici). Un segnale della rinnovata volontà della compagnia irlandese di scommettere sull’infrastruttura pisana è l’apertura di tre nuove rotte: Palma di Maiorca in Spagna, Skiathos in Grecia e Leopoli in Ucraina, attive da luglio con due frequenze settimanali. "I viaggiatori italiani possono ora prenotare le loro vacanze estive a tariffe ancora più basse – prosegue Brady –, e con la possibilità di usufruire dell’offerta ‘Zero Supplemento Cambio Volo’ nel caso in cui i loro piani dovessero subire modifiche. Per l’occasione, Ryanair lancia anche un’offerta speciale con tariffe disponibili a partire da 19,99 euro per i viaggi fino alla fine di ottobre 2021, che devono essere prenotati entro la mezzanotte di domani sul sito Ryanair.com". Il direttore Marketing e Digital della compagnia irlandese vede nella prossima estate "punto fermo per la ripresa del settore turistico.

Un assaggio c’è stato con l’apertura dei corridoi aerei in occasione delle vacanze pasquali: "Le prenotazioni sono schizzate verso l’alto – spiega –, segnale che le persone hanno il forte desiderio di tornare a viaggiare e spostarsi con l’aereo. La domanda potenziale è molto alta e stimiamo che, con la progressiva accelerazione della campagna vaccinale e il decremento dei contagi legato alla bella stagione, si possano raggiungere volumi, in termini di passeggeri, vicini all’85% del traffico registrato nel 2019, l’ultimo anno pre-pandemia". Con l’aggiunta che, in attesa dell’effettiva realizzazione del certificato vaccinale europeo, i passeggeri possono già contare sul "Covid-19 Travel CertWallet – conclude Dara Brady –. Si tratta di un software supportato da smartphone e tablet che riassume l’intero quadro sanitario della persona. Anche grazie a questo strumento siamo certi che la stagione turistica, d’estate, decollerà puntando sempre più in alto. A giugno l’avvio potrebbe essere lento: è uno scenario comprensibile, dato che molti viaggiatori preferiranno muoversi nel pieno della stagione calda. Luglio e agosto quindi vedranno funzionare a pieno regime il nostro piano operativo, che punta a coprire anche l’intero mese di settembre".

Una previsione che, di fatto, poggerà con i piedi ben saldi sulle piste dell’aeroporto "Galilei", con grande soddisfazione di Toscana Aeroporti, come commenta il presidente Marco Carrai: "La notizia della programmazione dell’operativo di Ryanair, una delle più importanti compagnie aeree al mondo, da e per l’aeroporto di Pisa costituisce per noi una grande iniezione di fiducia nel futuro". L’amministratore delegato Roberto Naldi sottolinea anche "la possibilità, offerta ai nostri passeggeri, di volare in tutta tranquillità dai nostri scali potendo contare sulle misure ‘covid-safe’ adottate già da un anno. A queste abbiamo aggiunto la possibilità per tutti i passeggeri in partenza e in arrivo di effettuare test sierologici e tamponi rapidi antigenici al fine di valutare l’eventuale esposizione al virus Covid-19".

Andrea Martino