Pisa, 17 novembre 2023 – E’ come se da Pisa fossero decollati o atterrati tutti gli abitanti della Spagna. Anzi, per essere più precisi, del Reino de España e dell’Irlanda al completo. Ryanair festeggia i "50 milioni di passeggeri da e per la Torre. Un numero, se vi riflettiamo, davvero grandioso". A sostenerlo è Mauro Bolla, country manager per l’Italia della celebre compagnia aerea low cost.
Mauro Bolla, che estate è stata quella di Ryanair a Pisa?
"Da record. Abbiamo registrato una crescita del 14% rispetto al periodo pre-pandemico. A marzo, poi, abbiamo rinnovato l‘accordo a lungo termine con l’aeroporto di Pisa. Siamo al ’Galilei’ ormai da 25 anni e ci saremo ancora a lungo. Qui abbiamo un nostro network strategico".
Quali sono i piani di sviluppo di Ryanair per la stagione invernale?
"Dobbiamo aspettarci 33 rotte con tre nuove destinazioni. Partiamo da Porto: voleremo in Portogallo tre volte alla settimana, martedì, giovedì e sabato. Apriremo poi le porte anche ad un nuovo Paese, ovvero all’Albania. Molto interessante il volo che collegherà Pisa a Tirana tutti i giorni. Si tratta di un nuovo mercato, il 37esimo europeo. Un’avventura interessante in un Paese che sta crescendo e che è storicamente legato all’Italia e alla Toscana. Poi raggiungeremo anche Amman".
Le incertezze in Medio Oriente non condizioneranno questa rotta?
"Stiamo continuando ad operare in Giordania. E’ evidente che tutti noi ci auguriamo in un ritorno alla normalità per il bene, in primis, delle popolazioni locali. Ad ogni modo...".
Che cosa?
"Da Pisa, in questo inverno, partiranno oltre 270 voli settimanali. E verso sei rotte, fra cui Valencia, Berlino, Londra Stansted e Praga, aumenteremo le frequenze. In totale, per l’anno fiscale 2024 partiranno o arriveranno a Pisa oltre 3,5 milioni di passeggeri".
Quali investimenti sono previsti? Vi saranno nuove assunzioni?
"Abbiamo sette aeromobili basati a Pisa. Giusto per fotografare la situazione: in epoca pre-covid, Ryanair aveva 67 aeromobili basati in Italia. Oggi la flotta è salita a 98 aerei (basati in Italia). Tutto ciò ha generato oltre 900 nuovi posti di lavoro. Abbiamo in previsione, da qui all’anno fiscale 2034, un incremento di oltre 10mila posti di lavoro. Ne segue un consiglio da dare ai giovani...".
Quale?
"Controllate sempre il nostro sito internet. Per un piano di crescita tanto ambizioso occorre sempre nuova forza lavoro. A Pisa abbiamo attualmente 210 dipendenti che salgono a 2.800 se consideriamo anche l’indotto. Siamo sempre alla ricerca di nuove figure professionali".
Inflazione e caro-prezzi. Il low-cost resisterà a questa sfida globale oppure viaggiare diventerà un lusso?
"Apriamo insieme le offerte e controlliamo. Ebbene, troviamo voli da 15 euro per Londra anche a dicembre. Addirittura da Pisa possiamo raggiungere Londra, il 24 dicembre, con 66 euro. Tariffe simili le vedo anche per Parigi e Berlino. Con 17 euro andiamo a Bari. Il low-cost esiste, eccome. Mi permette un piccolo aneddoto personale...".
Prego.
"Proprio ieri da Fiumicino dovevo raggiungere Roma Ciampino. Ho speso 60 euro di taxi per una corsa. Attenzione, non dico: ‘è troppo’ o ‘è poco’. Però metto in relazione il costo di un taxi con un volo internazionale".
Ryanair ha chiesto allo Stato italiano di abolire la tassa addizionale comunale per sostenere il comparto. Che cosa avete ottenuto?
"Siamo stati inascoltati. Eppure, badate bene, anche le tasse influiscono sul costo dei biglietti. Purtroppo, secondo uno studio di IATA del 2019 condotto a livello internazionale, le tasse aeroportuali in Italia sono tra le più alte d’Europa. Togliendo questo balzello il nostro paese spiccherebbe ulteriormente il volo aumentando il Pil di 1,7 miliardi l’anno e creando altri 7.500 posti di lavoro entro il 2030. Ma, i nostri studi e le nostre richieste sono cadute nel vuoto".
Nuove rotte e più voli. Come conciliare questo impegno con la sostenibilità ambientale?
"Beh, la prendo un po’ alla larga. Il riempimento medio dei nostri voli è stato del 96% ad agosto, del 94% a settembre e del 93% a ottobre. Che cosa ha a che fare tutto questo con l’ambiente? Che il rapporto fra emissione di CO2 e passeggeri cala drasticamente. Ad ogni modo Ryanair sta facendo ancora di più. Abbiamo investito in un maxi ordine di 300 Max-10 che entreranno nella flotta. Si tratta di aerei che hanno il 21% di posti in più, ma consumeranno il 20% in meno di carburante e hanno un abbattimento acustico del 50%. Inoltre stiamo investendo in SAF (sustainable aviation fuel) con l’obiettivo di alimentare il 12,5 % della nostra flotta entro il 2030. Ma la sa una cosa assurda?".
Quale?
"Talvolta tutti questi sforzi sono minati da altri fattori che neppure sono prevedibili. Ad esempio, lo sciopero del personale ATC (controllo del traffico aereo) francese che impediva il passaggio sopra la Francia. Così le rotte deviate hanno avuto un impatto negativo sia sui passeggeri, sia sull’ambiente. Abbiamo fatto presente la questione all’Unione Europea. Niente è stato fatto".
Ma davvero il futuro dei low-cost sarà vedrà i passeggeri restare in piedi?
"State tranquilli: con Ryanair tutti resteranno a sedere".
Potendo partire comodamente da Pisa...
"Ci lega un legame stretto e vincente con Toscana Aeroporti. Le posso assicurare che Ryanair non vuol uscire da Pisa e che rimarrà un ‘nostro’ aeroporto strategico".