S. Rossore Alle corse in bus

Ippica, ogni ora un’autobus per raggiungere l’ippodromo. Ma non è una novità per la nostra città

S. Rossore Alle corse in bus

Bus in sosta in un pomeriggio di corse. a San Rossore. Scatto del. 1964

Una gita ogni ora a partire dalle 8,30, percorso città-San Rossore. Il servizio dei bus pubblici è attivo dal mese di giugno ed è già molto apprezzato ma avrà una valenza particolare con la stagione di corse al galoppo. E’ certo che un numero minore di auto a San Rossore anche nelle giornate di corse sarebbe molto positivo e la società ippica Alfea si è inserita in questo progetto delle Autolinee Toscane offrendo la riduzione sul biglietto d’ingresso all’ippodromo a quanti presenteranno alla cassa il biglietto del viaggio effettuato in pullman nel viaggio di andata. Usare il bus anziché l’auto è, ambientalmente parlando, una cosa molto intelligente ma (lo sappiamo da tempo) siamo un popolo di poeti, di navigatori e di coriacei individualisti ai quali piace farsi gli orari (oltre che gli affari) propri.

Siamo quindi curiosi di valutare quanti vorranno usufruire del mezzo pubblico per recarsi all’ippodromo. E’ una storia che ha radici lontane. In 170 anni di attività si poté arrivare al Prato degli Escoli in vari modi: dapprima le carrozze, poi le biciclette, quindi i motorini, infine le auto. Ma c’è stata anche la stagione, dall’immediato dopoguerra a tutti gli anni Sessanta, nella quale l’autobus fu il mezzo di trasporto più praticato per vivere un pomeriggio di corse.

Pubblichiamo una foto che è molto esplicativa della situazione come si presentava nel 1964: i bus in sosta in attesa che le corse finissero. I mezzi messi in campo in quella giornata, che possiamo presumere festiva, erano otto: tanti ne erano calcolati per soddisfare la domanda degli utenti. E quegli stessi mezzi partivano sempre stracarichi. C’era anche una mappa per le fermate, sia alla partenza che per il ritorno: stazione centrale, piazza dei Cavalieri, Porta Nuova, Barbaricina.

Se è evidente che il mezzo pubblico per raggiungere la tenuta, cioè un’area da tutelare, sia più idoneo rispetto al carosello delle auto, è possibile che, nel caso che l’offerta delle Autolinee Toscane fosse accolta da una parte cospicua del pubblico che frequenta l’ippodromo – e sarebbe quindi un grande successo - un solo pullmann non sarebbe sufficiente. Ma sono problemi da valutare soltanto alla prova dei fatti.

Renzo Castelli