MICHELE BUFALINO
Cronaca

Sabato 4 maggio visita alla cappella Sant'Agata per gli studenti del Russoli

Cureranno l’apertura del piccolo monumento di proprietà del Comune nell'ambito del PCTO (percorso per le competenze trasversali e per l'orientamento)

La cappella Sant'Agata

La cappella Sant'Agata

Pisa, 3 maggio 2024 - Dopo la positiva esperienza dell’anno scorso, il Liceo Artistico “Franco Russoli” di Pisa e Cascina torna alla Cappella di Sant’Agata. Sabato 4 maggio, dalle ore 15.00 alle ore 19.00, alcuni studenti della classe 3D, con indirizzo architettura e ambiente, cureranno l’apertura del piccolo monumento di proprietà del Comune nell'ambito del PCTO (percorso per le competenze trasversali e per l'orientamento). Dopo essere stati formati dai docenti e dagli studenti della 4D, che parteciparono lo scorso anno ad analogo percorso, gli studenti saranno presenti per accogliere cittadini e turisti. Hanno curato il PCTO le docenti Maria Cataldi, Noemi Milanese, Valentina Noccioli, Tiziana Paggetti del Liceo, diretto dalla Professoressa Gaetana Zobel. Ingresso libero, non occorre la prenotazione. Il culto di Sant’Agata arrivò a Pisa probabilmente con la liberazione di Catania dai saraceni: la prima attestazione certa è nel privilegio con cui il papa Onorio II il 21 luglio 1126 estese all’arcivescovo di Pisa l’uso del pallio nella solennità di sant’Agata, il 5 febbraio. Per quella festività e nei due giorni seguenti veniva esposto il preteso cranio della santa, tuttora conservato nella chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno: l’evento suscitava ancora alla fine dell’Ottocento gran concorso delle madri impegnate nell’allattamento. L’importanza del culto è testimoniata proprio dall’oratorio ottagonale a lei intitolato, eretto nell’ambito del complesso monastico intorno alla metà del XII secolo. Nella nostra città a pianta ottagonale è anche la chiesa di San Sepolcro dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme (ora di Malta), testimoniata dal 1138: la forma dei due edifici riprende sia il Templum Domini – come i crociati chiamarono la Cupola della Roccia sula spianata del tempio a Gerusalemme – sia l’edicola sopra il sepolcro di Cristo; ad essi si aggiunge il Battistero, iniziato nel 1152, che ripete le misure e il numero di sostegni dell’Anastasis di Gerusalemme, il luogo della sepoltura e della resurrezione di Cristo: a Pisa dunque, cosa che non accade in nessun’altra città, si ammirano ancora tre edifici strettamente legati a Gerusalemme, eretti ad opera dell’architetto Diotisalvi, e mostrano come I rapporti con la Terra Santa, spesso visti in un’ottica esclusivamente commerciale, investivano in realtà ambiti molto più vasti, culturali e religiosi.

M.B.