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“Salveremo il mondo prima dell’alba”: al Verdi si riflette su società, angosce e fragilità

Lo spettacolo di prosa andrà in scena giovedì 3 aprile

Un momento dello spettacolo

Un momento dello spettacolo

Pisa, 1 aprile 2025 – Con il mese di aprile e il terzultimo titolo in programmazione, la Stagione di Prosa 24/25 del Teatro Verdi, realizzata in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo, si avvia verso la conclusione. Giovedì 3 aprile alle 21 arriva sul palco pisano “Salveremo il mondo prima dell’alba”, uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo con la regia di Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi. In scena gli attori Sebastiano Bronzato, Alice Giroldini, Sergio Romano, Massimiliano Setti, Roberto Serpi, Ivan Zerbinati.

Coproduzione di Marche Teatro, Teatro dell’Elfo, Teatro Nazionale di Genova, Fondazione Teatro di Napoli -Teatro Bellini in collaborazione con Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna “L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale, questo spettacolo è inoltre firmato per la drammaturgia da Gabriele Di Luca, per scenografia e luci da Lucio Diana, per i costumi da Stefania Cempini.

Prima dello spettacolo, giovedì 3 alle 17.30, la compagnia di Salveremo il mondo prima dell’alba incontrerà il pubblico nel Ridotto nell’ambito delle Conversazioni in Teatro, il ciclo di approfondimenti ai titoli organizzato dal Verdi in collaborazione con l’Università di Pisa. Eva Marinai, docente di Storia del Teatro condurrà l’incontro. L’ingresso è libero.

"Salveremo il mondo prima dell’alba" è il racconto della vita di alcuni ospiti in una clinica di riabilitazione di lusso situata su un satellite nello spazio, nuova meta turistica dei super ricchi, specializzata nella cura delle dipendenze contemporanee (sessuali, affettive, da lavoro, da psicofarmaci). Sono tutti vittime di queste e del proprio egoismo, prodotti di un mondo dove parole come comunità e gentilezza sono quasi del tutto bandite se non per essere strumentalizzate a fini propagandistici e commerciali. Ciò che ne rimane è un’umanità confusa e impaurita, sopraffatta dall’ossessione di questo continuo doversi vendere, con il terrore che nessuno ti voglia mai comprare.

In un mondo sempre più individualista, dominato da un tempo schizofrenico e performativo, il prezzo da pagare anche per i vincenti sono l’angoscia e il terrore del fallimento che, oggi più che mai, portano le persone a soffrire di panico sociale, insonnia e insoddisfazione cronica.

“In questa nuova produzione – spiegano gli autori –, intendiamo indagare il mondo del benessere e dell’apparente successo, attraverso il racconto dei primi, dei vincenti, della classe dirigente, dei ricchi, paradossalmente, però, imprigionati nello stesso vortice di responsabilità asfissianti, doveri castranti, sensi di colpa e infelicità che appartengono a tutti e, quindi, frantumati da tutto ciò che la mentalità capitalista non può comprare: l’amore per se stessi, la purezza dei sentimenti, gli affetti sinceri, la ricerca di un senso autentico nell’esistenza”.

I biglietti sono in vendita al Botteghino del Teatro Verdi, al servizio telefonico (050 941188) e su www.vivaticket.it. La visione dello spettacolo è consigliata a un pubblico di età superiore ai 14 anni.