Al patrimonio culturale della Toscana sono assegnati oltre 25 milioni per finanziare 138 progetti d’intervento: lo stanziamento è stato formalizzato col varo del Piano triennale di settore 2024-2026 varato in un decreto del ministero della cultura che complessivamente in Italia riversa 236 milioni di euro. In questa pioggia di milioni ci sono soldi anche per Pisa e provincia.
Per quanto riguarda l’archeologia – spiega una nota – 400mila euro andranno al Teatro e Terme romane di Vallbuona di Volterra per il completamento di interventi di messa in sicurezza e restauro, 100mila euro andranno al cantiere delle navi antiche di Pisa per la riorganizzazione e inventariazione dei depositi di materiale archeologico nei territori di competenza e 300mila euro al Casale di Poggio Murelle di Manciano per interventi di consolidamento e restauro delle murature del Casale e anche per indagini conoscitive sulle murature antiche. Sul versante delle belle arti e del paesaggio tra i progetti finanziati c’è n’è uno nel cuore del centro storico della città della Torre. A Pisa 825mila euro andranno alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle sedi della Soprintendenza. Quindi il capitolo archeologia: 419mila euro andranno al Museo nazionale di San Matteo a Pisa che è il più importante museo di pittura e scultura a Pisa, situato nella piazzetta di San Matteo in Soarta. Straordinaria in particolare è la collezione di opere pittoriche del territorio pisano del XII e XIII secolo che vi sono esposte. Il valore di queste opere porta sempre più gli studi storico-artistici a riconoscere che quella pisana sia stata la maggior scuola pittorica italiana sino alle soglie del XIII secolo.
Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale della Toscana, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei. Operazioni importanti che consentiranno di valorizzare adeguatamente realtà di grande prestigio culturale, di mettere in sicurezza strutture che hanno bisogno di interventi di manutenzione come, appunto, il palazzo che ospita la sede della Soprintendenza.
Con questi fondi potrannoessere efficientati ed adeguati agli ultimi standard gli impianti, anche ai fini del potenziamento della pubblica fruizione delle sedi con l’eliminazione o la riduzione dei rischi. La formalizzazione degli stanziamenti è arrivata in questi giorni dal ministero della Cultura dopo la pubblicazione di un decreto firmato dal ministro Gennaro Sangiuliano.
Carlo Baroni