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San Rossore, grande balzo. Ora è il terzo ippodromo più importante d’Italia

Pubblicato il decreto del Ministero dell’Agricoltura che classifica gli impianti di trotto e galoppo: solo Roma e Milano fanno meglio: "Enorme soddisfazione".

Finale d’anno. foriero di buone notizie per l’ippodromo di San Rossore

Finale d’anno. foriero di buone notizie per l’ippodromo di San Rossore

L’ippodromo di San Rossore sale al punto più alto della sua storia. Dopo una lunghissima elaborazione è stato finalmente pubblicato il decreto a firma del direttore generale del Ministero dell’Agricoltura, competente per l’ippica, Remo Chiodi, relativo alla classificazione degli ippodromi italiani di trotto e di galoppo. In virtù di questo decreto l’ippodromo di San Rossore balza al terzo posto dopo Milano e Roma superando impianti di città capoluoghi di regione, come Napoli e Firenze, ed altri ippodromi che fino a oggi avevano goduto della maggiore considerazione in virtù della loro particolare zonizzazione come Merano e Siracusa.

La classificazione è stata così commentata dal sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra: "Questo era un passo fondamentale per avviare il processo di ammodernamento e ed efficientamento dell’intero sistema ippico. Consideriamo questo decreto un punto di partenza e non di arrivo perché molto ci sarà da fare per riportare l’ippica italiana ai livelli della sua grande storia".

Molto positive le reazioni della società Alfea che dà anni sta cercando di dimostrare la validità dello spettacolo ippico offerto dall’ippodromo pisano e delle sue strutture di allenamento. "E’ una grande soddisfazione per la società Alfea – commenta il direttore generale della società, Emiliano Piccioni - anche perché per dimensione delle strutture dell’ippodromo eravamo dietro a molte altre città. Grazie alla capacità gestionale, alla qualità e all’attrattività dell’offerta che proponiamo, abbiamo rimontato la classifica arrivando dietro ai due grandi impianti metropolitani. Aspettiamo adesso di conoscere l’impatto concreto di questo decreto, sperando anche di avere maggiori risorse che ci consentano di guardare con ottimismo al futuro del nostro ippodromo e del grande centro di allenamento".

Nella classificazione degli ippodromi San Rossore non poteva non avere il riconoscimento che infine ha ricevuto: per il suo grande centro di allenamento aperto tutto l’anno, per la presenza di pubblico (per giornata, è la più alta d’Italia), per il maggior volume di scommesse su gioco esterno, infine per la stessa collocazione ambientale dell’ippodromo che è l’unico in Italia nel cuore di un parco, senza dimenticare la presenza, all’interno delle sue scuderie, di una clinica veterinaria ad alta specializzazione. Dovremmo attenderci ora che anche il calendario ne possa trarre vantaggio, ad esempio con qualche trasferimento di Grandi Premi, cominciando anche con il ripristinare il premio “Principe Amedeo” che fu cancellato con la chiusura dell’ippodromo di Torino. San Rossore, anche per motivi storici, sarebbe ben lieto di accogliere questa corsa nel suo calendario.

Renzo Castelli