Pisa, 3 ottobre 2022 - Il post Covid e le sue lunghe conseguenze. "Nella sanità uno dei grossi problemi sono le liste di attesa ancora troppo lunghe, interventi, visite, controlli... così non va". Lo denuncia Giorgia Bumma, segretaria terrirtoriale Ust Cisl Pisa con delega alla Sanità. "Ogni giorno ricevo segnalazioni – racconta – inoltre, ho constatato di persona. Mia figlia doveva eseguire una rx segnata dal nostro medico. Ho chiamato il cup per prenotarla, ma mi hanno detto che quel genere di esame lo si fa solo in reparto. Così, ho contattato quest’ultimo dove mi hanno risposto di rivolgermi a centri convenzionati".
I costi? "Da 70 a 100 euro". "Anche per il ruolo che ricopro e per dare conto eventualmente ad altri cittadini che mi avessero sollevato il problema, ho richiamato il Centro unico prenotazioni – prosegue – Mi hanno spiegato che c’era sì la possibilità di effettuare l’rx ma solo a Siena, Arezzo o a Viareggio. Mi sono messa nei panni di chi non può andare così lontano o non riesce a pagare".
"Come sindacato – aggiunge – è da tempo che durante le riunioni con Asl Nord Ovest chiediamo di ridurre le liste, un aspetto preoccupante già da prima e che la pandemia ha solo accentauto, soprattutto per alcune diagnostiche specialistiche. Le famiglie spesso sono costrette a rivolgersi al privato o all’intramoenia e con il caro bollette (una vera emergenza sociale), la situazione si complica. Le persone rinunciano a curarsi per i tempi (con attese di mesi, per una visita dermatologica spesso si deve andare a Volterra e la lista per le mammografie è chiusa) e i costi. Il paziente rischia così di essere visto solo in fase acuta della malattia e a essere ospedalizzato con costi ancora maggiori per la sanità. La Regione Toscana dovrebbe fare maggiore attenzione e trovare soluzioni che possano garantire la prevenzione".
Antonia Casini