Sanitari nel mirino. Le nuove normative. Summit in Prefettura

Focus con vertici delle forze dell’Ordine, Asl e Aoup .

Sanitari nel mirino. Le nuove normative. Summit in Prefettura

La psichiatra Barbara Capovani, 55 anni: venne aggredita davanti all’ingresso dell’Spdc. il 21 aprile 2023,. e morì dopo due giorni di agonia

Si è tenuto ieri un incontro formativo in prefettura tra istituzioni, forze dell’ordine e rappresentanti del mondo sanitario per discutere le strategie di contrasto alle aggressioni contro il personale sanitario, anche alla luce della nuova legge che prevede l’inasprimento delle pene per chi compie atti di violenza o minaccia all’interno delle strutture sanitarie, oltre alla possibilità di applicare l’arresto in flagranza differita. L’incontro, promosso dal prefetto di Pisa, Maria Luisa D’Alessandro, ha visto la partecipazione del procuratore della Repubblica, Teresa Angela Camelio e dei vertici dei carabinieri, con il comandante provinciale, colonnello Mauro Izzo, la guardia di finanza con il comandante provinciale Salvatore Salvo e il questore Raffaele Gargiulo, oltre alle due dirigenti delle aziende sanitarie: Silvia Briani per l’Aoup e Maria Letizia Casani per l’Asl Toscana Nord-Ovest.

L’incontro rientra nel piano di azione previsto nell’ambito del Protocollo per la gestione degli interventi urgenti nei casi di episodi di aggressione e di violenza nei confronti degli esercenti professioni sanitarie e sociosanitarie, e che mira a implementare gli strumenti per fronteggiare il fenomeno, attraverso la condivisione delle esperienze.

I lavori si sono concentrati nel fornire un quadro sulle ultime novità legislative in materia di aggressioni al personale sanitario e sociosanitario e sugli scenari che potrebbero presentarsi durante la catena dei soccorsi, compresa la gestione nei reparti e nel pronto soccorso, con un focus particolare sulle strutture di psichiatria e di salute mentale.

Sono state approfondite inoltre anche le tematiche relative alla messa in sicurezza dello scenario nel momento - forse più delicato - dell’affidamento del paziente al personale sanitario.

Intanto, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) denuncia che, nel 2023, secondo i dati raccolti dall’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli operatori sanitari, 2897 medici sono stati vittime di aggressioni.

"Quasi otto sanitari aggrediti al giorno", commenta Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, a margine dell’audizione di ieri pomeriggio presso la Commissione Giustizia del Senato, in merito alla conversione in legge del Decreto antiviolenza contro i professionisti sanitari. "Un decreto molto atteso dalla categoria – sottolinea ancora Anelli – reso urgente dall’escalation di violenze delle ultime settimane". Anelli, ricordando proprio il sacrificio della dottoressa Capovani, ha anche evidenziato come "fanno notizia solo gli episodi più gravi ed eclatanti, ma c’è una parte sommersa che rischia di non essere conosciuta".

Infatti, le segnalazioni complessive nel 2023 sono state oltre 16mila in tutto il territorio nazionale (esclusa la Sicilia), coinvolgendo circa 18mila operatori sanitari. Analoghi risultati emergono da un sondaggio del sindacato medico Anaao-Assomed, pubblicato nel marzo di quest’anno: l’81% degli intervistati ha dichiarato di essere stato vittima di aggressioni fisiche o verbali.

Di questi, il 23% ha subito aggressioni fisiche, il 77% verbali e il 75% ha assistito personalmente ad aggressioni ai colleghi.

Enrico Mattia Del Punta