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Sant’Anna, corsa a due. Si vota per il rettorato. Menciassi e Vitiello in lizza per il dopo Nuti

Si vota il 28 e il 29 gennaio con eventuale secondo scrutinio. La prorettrice vicaria: "Valorizzare l’unitarietà del sapere scientifico" . Il delegato al merito: "Prorettore al collegio per supportare gli studenti".

di Gabriele Masiero

E’ corsa a due per le elezioni della Scuola Sant’Anna. Il primo voto il 28 e 29 gennaio, con eventuale secondo scrutinio la settimana successiva. In lizza per prendere il posto della rettrice Sabina Nuti, che resterà in carica fino a maggio, ci sono la prorettrice vicaria Arianna Menciassi e il delegato per merito e mobilità sociale Nicola Vitiello. La prima, si legge nel programma pubblicato sul sito della Scuola, promette di "partire dai punti di forza esistenti per mettere a punto nuove politiche, strategie e soluzioni capaci di rafforzare la capacità di progettazione e impatto della Scuola in un momento storico caratterizzato da forti e accelerate trasformazioni, da gravi costi sociali, dalla trasformazione del mercato del lavoro e dall’evoluzione del sistema universitario nazionale, europeo e internazionale". E Vitiello propone una Sant’Anna che "perseguendo la sua missione di eccellenza e inclusione, possa e debba continuare a promuovere una società più giusta, inclusiva e capace di dare a ciascuno le migliori opportunità, con uno stile di leadership inclusivo, aperto all’ascolto e capace di accompagnare i processi decisionali con procedure condivise" ma anche che la Scuola continui "a essere la casa dei talenti, un luogo dove i giovani possano ricevere la migliore esperienza formativa possibile".

Secondo Menciassi, "serve un salto di qualità nella capacità di progettazione strategica per diventare un’istituzione universitaria che giochi un ruolo ancora più centrale per il Paese, che sia pienamente e saldamente collocata e ancora più visibile a livello internazionale". E per farlo propone alcuni punti chiave: "Sviluppare una ricerca plurale, fortemente integrata e strategica, arricchita da progetti condivisi e interdisciplinari, capace di sfruttare le potenzialità delle interazioni tra scienze sperimentali e scienze sociali e di valorizzare l’unitarietà del sapere scientifico; diventare un player internazionale riconosciuto acquisendo una crescente proiezione internazionale; rafforzarsi e svilupparsi come la Scuola delle opportunità di formazione e placement, comunicando e rivendicando questo ruolo a livello nazionale e internazionale, anche e soprattutto come strumento per la mobilità sociale e potenziando questo suo aspetto distintivo". Vitiello intende promuovere "un ‘brand’ comune per Pisa, che rifletta la forza e la coesione dell’intero sistema universitario e di ricerca della città, per farla diventare il gate del sapere per l’Europa" e rivalutare "le norme del regolamento della vita collegiale per responsabilizzare gli allievi attraverso processi che evitino aspetti paternalistici e riducano possibili fonti di conflittualità con la governance" introducendo la figura del prorettore al collegio con "il compito di supportare gli studenti nella loro gestione autonoma, mediare le loro richieste in merito a servizi e strutture con gli uffici amministrativi e lavorare al progetto di accentramento del collegio".