"Saper gestire i conflitti. Corsi anche alla Folgore"

Master universitario alla Sant’Anna: 27 studenti selezionati su 160 domande

Inizia la 22esima edizione del Master universitario di primo livello in ’Diritti umani e gestione dei conflitti’ (Human rights and conflict management) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, uno dei programmi di alta formazione di più lungo corso dell’ateneo.

Martedì 9 gennaio ci sarà la presentazione degli studenti. "Sono in circa 27 – spiega il direttore del master, Emanuele Sommario, docente di Diritto internazionale -, a fronte di una selezione che ha visto 160 domande ricevute da tutto il mondo. Per quest’anno c’è una forte presenza femminile (80%) e con studenti provenienti da vari continenti. Tra cui Nord America, e Africa".

Il master universitario di primo livello in ’Diritti umani e gestione dei conflitti’ forma studenti, che provengono da culture e percorsi formativi differenti, alla comprensione dei collegamenti tra diritti umani, teoria e pratica della gestione dei conflitti.

"Un percorso formativo – continua Sommario -, che mira a formare professionisti pronti all’azione nei contesti di conflitto, affrontando sfide logistiche e promuovendo la diversità e la preparazione pratica dei partecipanti, con una consapevolezza critica sul ruolo della politica e dell’informazione nella risoluzione dei conflitti globali".

Tra la formazione specifica: il master prevede, corsi presso la Folgore a Livorno sulla sicurezza personale in caso di incontri con campi minati e teatri di guerra, gestione dello stress e sensibilità interculturale.

"Il programma – commenta il direttore del master -, è progettato per preparare gli studenti a operare direttamente nelle aree di conflitto. Siamo molto orgogliosi di avere tra gli studenti – aggiunge – anche molti europei, sintomatico di come il nostro corso sia diventato competitivo con altri centri di formazioni che su questo tipo di materie sono forti e collaudati".

Tra i partecipanti: laureati recenti con esperienza nel mondo del volontariato e professionisti più maturi in cerca di approfondimenti teorici, ma anche partecipanti provenienti da paesi in via di sviluppo, come Egitto e Camerun.

Il successo del master, secondo Emanuele Sommario risiede anche nelle capacità di tutoraggio nella ricerca di una professione e che definisce "un anomalia" nel panorama dei master universitari: "Nella seconda parte del corso – spiega il docente universitario -, diamo anche gli strumenti per destreggiarsi nel mondo del lavoro, infatti, uno può anche studiare in un master di alto livello, ma se poi non sa fare un curriculum o fare un’intervista, va poco lontano. Per questo inseriamo una parte dedicata al Careers Management, con tutoraggio, e lezioni su risorse umane".

Enrico Mattia Del Punta