REDAZIONE PISA

"Scandalo del latte in polvere". Prescritte molte delle accuse

7 gli imputati, fra pediatri e informatori scientifici, rimasti a processo. A marzo potrebbero chiudersi del tutto. Le ultime condotte contestate risalgono al 2013: "L’accusa, regali e viaggi in cambio di prescrizioni".

L’inchiesta nel 2014 era stata condotta dai carabinieri del Nas (. la foto è di repertorio

L’inchiesta nel 2014 era stata condotta dai carabinieri del Nas (. la foto è di repertorio

Lo stesso pubblico ministero aveva chiesto di dichiarare tutto prescritto, ponendo per sempre la parola fine all’inchiesta su quello che all’epoca, era il 2014, fu chiamato lo "scandalo del latte in polvere" con arresti e accuse per 23 persone. Poi, negli anni, alcune sono state assolte dopo un rito alternativo, altre sono arrivate al dibattimento ma i tempi si sono dilatati. La prima udienza del dibattimento, infatti, si è tenuta a gennaio 2022.

E così, davanti al primo collegio, ieri, si è giunti a uno dei capitoli finali. A marzo anche altri capi potrebbero andare in prescrizione.

L’inchiesta “Medici low cost” nel novembre 2014 scosse il mondo dei pediatri e delle case produttrici di beni per bimbi con, l’accusa più grave, di corruzione fra Pisa e altre città della Toscana.

Secondo la pubblica accusa, i medici avrebbero ricevuto regali e viaggi in cambio della prescrizione di certe marche di latte in polvere alle neo mamme. All’inizio furono 23 tra pediatri, informatori scientifici e operatori turistici coinvolti con posizioni molto diverse fra loro. Al caso seguirono tante reazioni politiche e anche alcune sospensioni dal lavoro. Il presidente dell’ordine dei medici, Giuseppe Figlini, già dopo le prime assoluzioni, aveva dichiarato: "Fin dall’inizio questa inchiesta si era mostrata una bolla di sapone e, come tale, si è rivelata nel tempo. Le accuse, evidentemente, erano infondate e la vicenda è stata chiarita. E ovviamente sono contento per l’esito". "Confermo quanto sostenuto fin dall’inizio. Fino a ora tutti i colleghi sono stati assolti tutti", sostiene Figlini anche oggi, all’indomani della prescrizione di gran parte della accuse.

Le indagini erano state condotte dai carabinieri del Nas di Livorno. I fatti sarebbero stati commessi a partire dal 2005 fino al 2013.

In campo, per il processo che si sta tenendo nel tribunale della nostra città, gli studi di avvocati tra i più importanti di Pisa: Andrea e Antonio Cariello, Carlo Porcaro D’Ambrosio, Riccardo Taverniti, Chiara Bonaguidi, Saverio Dal Canto. Da Livorno, Massimiliano Ferretti, Marco Guercio; da Massa Roberto Iacopetti.

An. Cas.